Dentro all’iPod touch 4G
09/09/2010 15:30 CET
Pezzo per pezzo ecco lo smontaggio dell’ultima versione dell’iPod touch, con doppia camera, altoparlante di valore, schermo ad alta risoluzione e senza la mal pubblicizzata vibrazione.
Assieme all’iPod shuffle 4G e iPod nano 6G annunciati 7 giorni fa da Apple ecco l’iPod touch 4G smontato con la sapienza degli uomini di iFixit.
La nuova versione del più evoluto iPod, contrariamente a quanto scriveva Apple sul suo sito, non ha un dispositivo interno per la vibrazione che segnali ai sordi l’arrivo di una videochiamata. Il pezzo proprio non è stato trovato in questo perfetto condensato di tecnologia portatile. Apple ha solo corretto la versione in inglese e non quella in altre lingue, per esempio l’italiano, ora indica che all’arrivo di una chiamata comparirà sullo schermo un invito pop up.
Inoltre rispetto ai 512 MB di RAM dell’iPhone 4, da cui il touch mutua molta tecnologia, questo sottile modello ne monta solo 256 MB. Altra differenza è che il Retina display dell’iPod touch ha sì una alta risoluzione come quella dell’iPhone 4 ma non impiega la tecnologia IPS, quindi la visione laterale non è così eccezionale come quella dello smartphone.
Rispetto alla terza generazione, la quarta è decisamente più sottile e sul fondo appare un vero e proprio altoparlante (prima l’audio usciva dal connettore dock).
Queste sono le 2 camere inserite nell’iPod touch, la frontale come quella dell’iPhone 4 e la posteriore a 960 x 720 (non 5 megapixel come lo smartphone) con accanto il foro del microfono.
Per cominciare ad aprire il nuovo touch bisogna cominciare a scaldare il dispositivo al fine di sciogliere il collante sotto al display.
Non grossi ostacoli per aprirlo, fino a qui. La parte specchiata è il retro del display apparentemente fuso assieme al pannello trasparente frontale per evitare l’infiltrazione della polvere.
Il pannello di metallo che copre la scheda logica e batteria richiede lo svitamento di molti ancoraggi. L’accumulatore di energia occupa una larga parte dello spazio disponibile, ha una capacità di 3,44 W ora che può assicurare fino a 40 ore di carica.
Questo è il procedimento per staccare il componente della presa mini-jack, marchiata Foxconn, il principale assemblatore asiatico di Apple.
Verso la liberazione della batteria dal suo alloggiamento nell’iPod touch 4G.
Le successive fasi di smontaggio non sono così semplici, ci vuole una buona mano.
Sempre più complesso, sul retro della batteria è incollato un nastro in rame.
Un parallelo tra l’iPhone 4 e l’iPod touch per sottolineare l’assenza della tecnologia IPS dallo schermo (seppur ad alta risoluzione) di quest’ultimo.
Smontati i 2 sensori ottici, prima quello posteriore e poi quello frontale.
L’iPod touch 4G non ha più il pannello in plastica nera sul retro in corrispondenza dell’antenna Wi-Fi, questa ora si colloca dietro al display.
Per vedere il processore A4 di Apple bisogna scoprirlo da questo pannello metallico. Sembra lo stesso visto sull’iPad (con 256 MB i RAM) ma leggermente diverso da quello montato nell’iPhone 4 (con 512 MB di RAM). Sul retro si riconosce un chip Cirrus Logic per l’audio.
Non sarà il massimo ma per l’altoparlante Apple ha fatto passi avanti installando questo modello, decisamente più serio dei precedenti.
Sconosciuta la funzione di questo pezzo di plastica bianca collocato in un angolo.
Infine questo è l’esploso di tutte le parti che gli esperti sono stati in grado di smontare dall’iPod touch di quarta generazione.
Ecco tutte le precedenti fotografie di iFixit pubblicate da setteB.IT: MacBook Pro (novembre 2006), iPod shuffle 2G (novembre 2006), AirPort Extreme (febbraio 2007), Apple TV (marzo 2007), iPhone (luglio 2007), iPod classic (settembre 2007), iPod nano 3G (settembre 2007), iPod touch (settembre 2007), MacBook Air (febbraio 2008), iPhone 3G (luglio 2008), gli iPod nano 4G ed iPod touch 2G (settembre 2008), MacBook 13″ (ottobre 2008), MacBook Pro 15″ (ottobre 2008), MacBook Pro 17″ (febbraio 2009), iMac 20″ (marzo 2009), Mac mini con 5 USB (marzo 2009), iPod shuffle 3G (marzo 2009), MacBook Pro 13″ (giugno 2009), iPhone 3GS (giugno 2009), iPod nano 5G (settembre 2009), iPod touch 3G (settembre 2009), MacBook 13″ bianco (ottobre 2009), Magic Mouse (ottobre 2009), iMac 27″ (ottobre 2009), Mac mini server (ottobre 2009), iPad Wi-Fi (aprile 2010) [con relativo chip Apple A4], MacBook Pro 15″ con Core i5 (aprile 2010), iPad wi-Fi + 3G (maggio 2010), MacBook 13″ con batteria da 10 ore (maggio 2010), Mac mini con HDMI (giugno 2010), iPhone 4 (giugno 2010), Magic Trackpad (luglio 2010), iPod shuffle 4G (settembre 2010) ed iPod nano 6G (settembre 2010).