Dentro all’iPod nano 6G
09/09/2010 13:30 CET
Il dibattito è partito su questo strano oggetto, è qualcosa di più o qualcosa di meno rispetto alla versione di 12 mesi prima? Curioso il sistema operativo, tutto da studiare.
L’iPod nano A1366 rappresenta la sesta generazione del modello intermedio tra il piccolo shuffle (smontato ieri) ed il touch (che vi mostreremo smontato a breve).
Dopo l’incontro ravvicinato di giovedì scorso sono ora gli esperti di iFixit che vogliono vedere cosa c’è all’interno dei rimpicciolito player multimediale di Apple.
L’iPod che ha perso il supporto ai video, come la videocamera, lo schermo più grande ed i tasti circolari in favore di un display rimpicciolito ma con capacità multi-touch, viene spedito in un pacchetto anti-urto più grande ma non sproporzionato come quello visto per lo shuffle.
Il nuovo nano, che è il 67% del volume del modello del 2009/2010 e leggermente più grande dello shuffle 2010/2011, si apre cominciando a scaldare le incollature del display.
Il display si alza da un lato, per scoprire la scheda logica e batteria è necessario svitare il pannello che separa le parti.
Per scollegare l’interfaccia del display si deve fare leva su questo piccolo connettore
Il display spesso soli 2,27 millimetri (quelli dell’iPod touch 4G ed iPhone 4 sono più alti) da 1,54″, con risoluzione 240 x 240 pixel, era stato notato qualche mese fa e tutti si chiedevano in che prodotto Apple potesse andare a finire.
Il prossimo connettore da staccare è quello del mini-jack audio, quindi non saldato al resto dei componenti. La batteria da 3,7 V ha una capacità di 105 mA più che doppia rispetto a quella dello shuffle, che assicura carica per 24 ore.
Una volta estratta la batteria si procede a togliere 4 mini viti che fissano sul bordo un sottile cavo audio.
Dopo l’ultima vite che lo fissa viene fuori anche la presa per il connettore audio dell’auricolare.
Come noto il cavo dell’auricolare che si inserire nel foro del mini-jack funge anche da antenna per il sintonizzatore FM integrato.
Ecco il fronte/retro della scheda logica più batteria. 3 processori sono marchiati Apple per celare il vero produttore, quello più grande di Toshiba è la memoria NAND da 8 GB.
3 viti ancorano la molletta al case in alluminio, è l’ultimo pezzo da smontare.
Questo è l’esploso di tutte le parti più 11 viti di diverse misure ed un po’ di colla che salda il display.
Ecco tutte le precedenti fotografie di iFixit pubblicate da setteB.IT: MacBook Pro (novembre 2006), iPod shuffle 2G (novembre 2006), AirPort Extreme (febbraio 2007), Apple TV (marzo 2007), iPhone (luglio 2007), iPod classic (settembre 2007), iPod nano 3G (settembre 2007), iPod touch (settembre 2007), MacBook Air (febbraio 2008), iPhone 3G (luglio 2008), gli iPod nano 4G ed iPod touch 2G (settembre 2008), MacBook 13″ (ottobre 2008), MacBook Pro 15″ (ottobre 2008), MacBook Pro 17″ (febbraio 2009), iMac 20″ (marzo 2009), Mac mini con 5 USB (marzo 2009), iPod shuffle 3G (marzo 2009), MacBook Pro 13″ (giugno 2009), iPhone 3GS (giugno 2009), iPod nano 5G (settembre 2009), iPod touch 3G (settembre 2009), MacBook 13″ bianco (ottobre 2009), Magic Mouse (ottobre 2009), iMac 27″ (ottobre 2009), Mac mini server (ottobre 2009), iPad Wi-Fi (aprile 2010) [con relativo chip Apple A4], MacBook Pro 15″ con Core i5 (aprile 2010), iPad wi-Fi + 3G (maggio 2010), MacBook 13″ con batteria da 10 ore (maggio 2010), Mac mini con HDMI (giugno 2010), iPhone 4 (giugno 2010), Magic Trackpad (luglio 2010) ed iPod shuffle 4G (settembre 2010).
