Hulu, che invidia per l’hub del video gratis sul web
31/12/2009 09:00 CET
Ha triplicato gli streaming il servizio che propone su Internet interi spettacoli televisivi, film e cartoni animati da tre principali broadcaster statunitensi. Tutte le cifre del 2009, anno senza lo sbarco all’estero.
Se è vero che le maggiori reti televisive italiane si possono vedere (più o meno) su Internet, grazie alle evoluzioni di RAI, Mediaset e La7, siamo ancora lontani da una offerta completa come quella di iPlayer in Gran Bretagna o Hulu negli Stati Uniti.
Appunto dal CEO di Hulu, Jason Kilar, sono arrivate le cifre del crescente successo di questo servizio gratuito per rivedere serie televisive (ed in qualche raro caso dirette, visibili a tutti), animazioni, film ed informazione senza limiti. Tutto sopportato da qualche spot pubblicitario.
Ecco i numeri:
43 milioni di utenti mensili (+95% sul 2008)
924 milioni di streaming Flash con DRM (+307% sul 2008)
14.000 ore di contenuti disponibili (5.600 nel 2008)
200 fornitori di contenuti (130 nel 2008)
408 investitori pubblicitari (166 nel 2008)
6,4 milioni di video inseriti in 207.000 siti esterni (+237% sul 2008)
1 miliardo di ricerche di video (+175% sul 2008)
I canali televisivi, studio di Hollywood e major della musica che forniscono a Hulu i propri prodotti sono: 20th Century Fox, ABC, A&E, Big Ten Network, Bravo, CNBC, Comedy Central, Current TV, EMI, E!, Fox, Fox News, Fuel TV, FX, G4, NBC, ONN, Oxygen, PBS, Speed, Style, Sundance, Syfy, Universal Pictures, USA Network, Versus, Walt Disney Pictures, Warner Music ed altri.
Nel corso dell’anno, che oggi si conclude, si è aggiunta Disney (27%) ai due fondatori News Corp ed NBC Universal e più volte è stata espressa la volontà di sbarcare all’estero, ma ancora deve concretizzarsi qualcosa (si suppone che il 2010 sia l’anno dell’approdo reale in UK).
Sembra che Apple guardi con molto interesse a questo modello, ma in versione a pagamento. Anche Hulu dovrebbe attivare abbonamenti.
