Skype contro i carrier che non sono neutrali sul traffico dati

07/02/2011 18:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il VoIP è mal digerito dagli operatori che vedono erodere il loro traffico delle telefonate, ma chi compera 1, 2, 5 o infiniti GB non dovrebbe poter decidere in libertà come usarli?
Da qualche giorno qualcuno si è accorto che ci sono dei carrier di telefonia cellulare che impediscono il traffico VoIP sui loro collegamenti dati. Francamente non può essere una sorpresa perché è da parecchio che lo sottolineiamo.

Tuttavia è finalmente arrivata la protesta di Skype, operatore di punta del VoIP e sempre più su piattaforma mobile. In USA dopo una lunga battaglia AT&T ha concesso il traffico VoIP sull’iPhone e poi sono state aperte le porte anche degli streaming, ma c’è l’anarchia in altri paesi.

Skype non cita mai Vodafone, che è l’ultimo della serie che s’inventa ogni giorno un ostacolo al libero uso del traffico dati pagato dai suoi clienti, ma non è l’unico.

Ecco il testo inviato dall’ufficio stampa di Skype, che probabilmente può essere condiviso anche da altri operatori VoIP.

Alcuni operatori di telefonia mobile in diversi paesi Europei, tra cui l’Italia, hanno messo in atto in modo arbitrario restrizioni contrattuali, tecniche o finanziarie che limitano quello che gli utenti finali e gli innovatori possono fare online. Questi operatori talvolta si schierano apertamente a favore della neutralità della rete e delle “libertà della rete”, ma la definizione che ne danno spesso non è in linea con la nuova normativa europea delle telecomunicazioni o con le aspettative degli utenti e lascia spazio a numerose limitazioni ed eccezioni. Secondo Skype, questa situazione, illustrata dai recenti articoli apparsi su alcuni media italiani, è inaccettabile in quanto essa minaccia l’innovazione, la scelta dei consumatori e, più in generale, la loro libertà.

“Skype è fermamente convinta che dovrebbero essere gli utenti di Internet – e nessun altro – a scegliere cosa fare online”, ha commentato Jean-Jacques Sahel, Director Government and Regulatory Affairs, Europe di Skype. “In base alla nuova normativa dell’Unione Europea sulle telecomunicazioni, il cui recepimento nelle leggi nazionali è previsto entro maggio 2011, le autorità devono proteggere ‘le libertà di rete’, compresa la possibilità per gli utenti finali di accedere ed utilizzare le applicazioni, i contenuti e i servizi a loro scelta su Internet. In un momento in cui la capacità delle persone di usare Internet liberamente in tutto il mondo è più importante che mai, ci aspettiamo che le autorità in Italia e a Bruxelles diano il buon esempio, e proteggano i consumatori e gli innovatori come Skype in concreto – non solo a parole – e il più presto possibile”.



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