La scoperta dell’acqua calda: l’iPad 2 è in produzione

09/02/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La più innovativa tra le aziende hi-tech è estremamente conservatrice sulle date dei rinnovi dei prodotti ed il tablet di seconda generazione sarà commercializzato a breve, ecco le caratteristiche. C’è tutto quello che si può desiderare, o quasi.
Non bisogna essere il Wall Street Journal per immaginare che il nuovo iPad sia entrato in produzione, ma il quotidiano economico ne avrebbe avuto le prove.

Per 4 anni l’iPhone è stato rinnovato a fine giugno/inizio luglio ma nei mesi scorsi c’era chi continuava a credere che il nuovo smartphone potesse uscire in novembre, poi in dicembre, poi in gennaio, etc. a snocciolare i mesi del calendario sono capaci tutti, alla fine poi ci si prende.

Nulla fa immaginare che Apple non adotti la medesima tempistica per l’iPad. Il tablet che era stato annunciato poco più di 1 anno fa è arrivato (con qualche ritardo di produzione) in aprile 2010 (in Italia a fine maggio). Facile quindi supporre che tra marzo ed aprile la nuova versione debutti nei negozi.

Meno facile è sapere con certezza se Apple sostituirà i modelli oppure li affiancherà, in qualche modo, come è già successo con l’alternativa economica iPhone 3G quando è arrivato l’iPhone 3GS e con il più datato iPhone 3GS quando è arrivato l’iPhone 4.

Un iPad più sottile, più leggero, con un processore più veloce, con più memoria, con processore grafico più potente, webcam frontale e schermo dalla medesima risoluzione sarebbe il profilo che disegnano le fonti (probabilmente asiatiche, visto chi firma il pezzo) del giornale di Rupert Murdoch.

Nessuna grande novità per quel che riguarda i carrier USA: AT&T e Verizon Wireless. Se questo significa che l’iPad incorporerà il sistema 3G di Verizon Wireless, il CDMA, piuttosto che il “semplice” supporto via Wi-Fi da un Mifi come assicurato negli ultimi mesi, non è precisato. Ma viste le ultime mosse con l’iPhone 4 è abbastanza credibile che si sia scelto un processore Gobi capace di fare entrambe le cose, senza raddoppiare la produzione a 2 esemplari diversi. Se a questo aggiungessimo anche la capacità (a gentile concessione -pagata- degli operatori telefonici) di fare da hotspot per 5 dispositivi o la presa micro USB, non si capisce che altro desiderare.

La notizia arriva a poche ore dal lancio del tablet di HP (Palm) con webOS.

Il dispositivo che è ormai in vendita in una cinquantina di paesi (gli ultimi ce l’hanno avuto solo da pochi giorni) ha già venduto 14,8 milioni di esemplari ed è un promettente successo straordinario, avanti sulla concorrenza di un bel po’. E’ anche nel paniere dell’ISTAT!



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