Bruxelles gradisce l’aria nuova portata da Apple
27/09/2010 07:05 CET
Apple cambia le regole e finalmente la concorrenza è ripristinata, sia per chi vuole programmare diversamente su iOS che per chi vuole affrontare un viaggio in Europa pur di comperare dove crede l’iPhone.
Apple si è salvata da implicazioni molto negative, per le politiche adottate fino a poco tempo fa sulle linee guida che regolano le approvazioni dei software per App Store e sull’assistenza negata agli iPhone comperati in altri paesi Europei.
Il procedimento d’indagine avviato dalla UE – Unione Europea è stato archiviato senza colpo proferire ad Apple, che come spesso accade ha fatto quello che ha voluto per mesi, se non anni, senza troppo curarsi delle regole della libera concorrenza.
Il potere della Commissione Europea è di multare le aziende fino al 10% del fatturato se calpestano questa regola base, chiedere ad Intel e Microsoft, che se la ricorderanno certamente bene.
Prima Apple ha silenziosamente eliminato la restrizione che veniva pubblicizzata negli Apple Store con un vistoso cartello, il quale metteva in guardia i clienti degli iPhone acquistati in paesi diversi da quello del negozio visitato. Un blando tentativo per fermare quello che è invece un diritto comunitario: poter comperare beni e servizi in qualunque dei 30 paesi dell’EEA (i 27 della UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia) mettendoli tutti in concorrenza.
Poi, solo 3 settimane fa, ha “rilassato” le restrizioni relative agli applicativi per iOS, che ora possono essere programmate con strumenti diversi da quelli imposti inizialmente ed operare in modalità osteggiate, nell’assenza di regole mai scritte.
Sono allora terminate le investigazioni dell’antitrust statunitense, adesso vanno in scia quelle europee avviate in primavera dal nuovo commissario Joaquin Almunia.
Apple ha preso atto che la UE è un mercato unico, non lo ha ancora fatto (nonostante le visite di Steve Jobs a Bruxelles) per iTunes Store, colpa o no delle major che hanno creato e mantengono questo caos. Chissà che l’ultima promessa di Apple ed altri porti a questo atteso traguardo entro il 2010.