Multa anti-concorrenza record per Intel dalla UE
13/05/2009 12:30 CET
Più alta di quella data a Microsoft. La UE non perdona ed arriva la temutissima sanzione che inciderà pesantemente sulle finanze del maggior produttore di processori. Aggiornato.
Poco fa l'antitrust della Commissione Europea ha rivelato l'ammontare della multa che Intel dovrà pagare per pratiche anti-competitive nei confronti di altri produttori di chip, AMD in testa.
1,06 miliardi di euro è anche peggio delle stime di due settimane fa di 950 milioni di euro.
Il commissario per la competizione europea Neelie Kroes spiega che detenere il 70% del mercato è il risultato di pratiche scorrette di Intel con la clientela, per rallentare le vendite di AMD, a volte ritardando di sei mesi l'uscita dei prodotti della concorrenza.
C'è spazio anche per una battura velenosa della Kroes: "avete visto la nuova campagna pubblicitaria di Intel che vuole proporre la sua visione del futuro? Bene, il mio suggerimento per Intel è che ubbidiscano alle leggi".
I produttori di computer coinvolti nei sotterfugi di Intel per avvantaggiare i propri chip x86 sono stati Acer, Dell, HP, Lenovo e NEC, oltre alla catena di distribuzione MediaMarkt. Intel aveva relegato nell'angolo AMD almeno dal tardo 2002 alla fine del 2007. Nella UE il mercato dei chip x86 vale il 30% di tutta la produzione mondiale dal valore approssimativo di 22 miliardi di euro.
Secondo IDC le vendite a livello mondiale di processori nel primo trimestre del 2009 sono calate del 10,9% sul trimestre precedente e del 13 sullo stesso periodo del 2008. Intel ha il 70% netto del mercato dei PC desktop ed AMD il 29,8%, tra i portatili Intel sale all'84,3% ed AMD ha il 15%, le briciole a VIA Technologies.
Aggiornamento del 13/05/2009: Intel non concorda con la EU e si appellerà, il CEO Paul Otellini ha dichiarato che la sua azienda non ha violato le leggi europee e che la decisione è sbagliata ed ignora la realtà.
Aggiornamento del 13/05/2009: AMD si dichiara soddisfatta della decisione della UE e sottolinea che Intel ha fallito nel tentativo di convincere l'antitrust che le sua tecniche sono state corrette. AMD non perde l'occasione per ricordare che già nel 2005 l'antitrust giapponese aveva deciso che Intel era stata scorretta. Negli USA si investiga ancora su Intel.