Salone del Libro, nasce Edigita e cita a sproposito iBooks
13/05/2010 07:00 CET
Il progetto che riunisce nel libro elettronico i principali editori italiani nasce con poca consapevolezza del panorama esistente, compresa la proposta di Apple. Al salone di Torino occhio all’iPad.
Chi non ha sentito parlare di iPad in questi ultimi mesi? Pochi. Chi non sa cosa sia iBooks o iBookstore? Sicuramente gli editori italiani che vogliono realizzare i libri elettronici.
Meglio quindi iniziare dal principio. Senza il software un dispositivo portatile come l’iPad serve solo a posare i bicchieri senza bagnare il tavolo. Ecco perché c’è un App Store che Apple rimpinza di applicazioni originali e di terze parti, una delle più importanti è “iBooks“, con la quale poter leggere libri elettronici in formato ePub e scaricarne altri attraverso iBookstore, qualcuno gratis ed altri a pagamento.
Apple inizialmente specificava che l’applicazione “iBooks” sarebbe stata disponibile solo in USA oppure in selezionati paesi, elencando i seguenti editori come i primi fornitori: Penguin, HarperCollins, Simon & Schuster, Macmillan ed Hachette (rimaneva a secco McGraw-Hill). Però venerdì scorso Apple Italia ci ha piacevolmente stupito spiegando che “l’applicazione “iBooks” per iPad, che include iBookstore di Apple, sarà disponibile come download gratuito dall’App Store il 28 maggio“, 54 giorni dopo lo sbarco negli Stati Uniti.
E’ perciò ancora più importante l’edizione 2010 del Salone Internazionale del Libro di Torino (13-17 maggio, compreso il prolungamento serale, presso Lingotto Fiere), che si apre oggi all’insegna del tema della “memoria”. Nel padiglione 2 debutterà Invasioni Mediatiche e sarà ospite d’onore l’iPad, che anticipa (probabilmente in modo non ufficiale) la sua presenza tra la gente nel nostro paese, dopo averlo già visto in televisione ed altrove.
Proprio in occasione del salone torinese è nata la piattaforma Edigita – Editoria Digitale Italiana, per iniziativa di Feltrinelli, Messaggerie Italiane con GeMS ed RCS Libri, sono 48 le sigle editoriali che partecipano. Tra chi manca ricordiamo Mondadori: l’amministratore delegato della società di Segratei, Maurizio Costa, in gennaio annunciava una proposta di libri elettronici entro il 2010 ed ora sappiamo che in autunno arriveranno i primi 1.400 titoli.
Nel comunicato che annuncia questa importante ed ambiziosa iniziativa si legge: “Edigita si propone di mettere gli editori italiani in condizione di offrire le proprie edizioni anche in formato eBook attraverso i più popolari device presenti e futuri, mirando alla massima diffusione e fruizione del testo elettronico e agendo come fornitore di servizi sia per gli e-retailers italiani (ibs.it, LibreriaRizzoli.it e laFeltrinelli.it in primo luogo) che per i siti di e-commerce stranieri (come ad esempio Amazon.com o iBooks.com)”.
Ma che cos’è ibooks.com? Lo abbiamo chiesto dopo un’intera giornata di ricerche a chi lo ha scritto, la risposta è stata: “non sono in grado di aiutarla riguardo a ibook.com”. Quindi, a parte il fatto che ora cambia nome, chi cita Amazon forse sa di che si tratta ma non ha idea di cosa sia ibook.com/ibooks.com! Fa bene, perché nessuno dei due indirizzi Internet esiste. Se costoro si riferiscono ad “iBooks” di Apple, o meglio al negozio online iBookstore, ci hanno messo un “.com” che non ha alcun senso.
Come farà Edigita a distribuire i libri elettronici degli editori associati su iBookstore se nemmeno sa a chi rivolgersi? Lo vedremo in autunno, con i primi 2.000 titoli portati da Edigita, sperando che nel frattempo l’iBookstore italiano sia lo stesso popolato da qualche libro nella nostra lingua.
Intanto prestigiose testate ed agenzie stampa hanno riportato pedissequamente la stessa denominazione inesistente, senza alcuna verifica della notizia. Un bel copia ed incolla e via! Ecco una incompleta rassegna di quelle più significative che abbiamo trovato in giro per la rete italiana.