Dopo iOS ed Android anche Windows Phone “telefona casa”

26/04/2011 19:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001E perché non i BlackBerry, Symbian, webOS e chi più ne ha più ne metta? Solo che gli utenti desiderano chiarezza.
Interessante scoperta quella fatta da CNET: anche Microsoft avvisa del tracciamento sul territorio. Lo fa con qualche differenza (non accumula ma invia a richiesta), ma sostanzialmente il senso è lo stesso, la situazione è ancora poco chiara perché pure Microsoft evita di rispondere ai dubbi.

Come disse E.T. qui si “telefona a casa” a raffica, lo fanno tutti ma con poche informazioni di quello che succede per gli utenti.

Adesso chi glielo spiega a senatori e consulenti giuridici del governo che non solo i sistemi operativi mobile di Apple e Google tracciano i propri dispositivi? Dovranno “invitare” anche Steve Ballmer a dare loro spiegazioni.

Sappiamo già che Steve Jobs nega tutto, ma ci sono fior di brevetti che testimoniano l’esistenza della tecnologia su piattaforma iOS. Ormai è tutto alla luce del sole.

Era noto fin dal 2010 che Google ed Apple hanno scelto di utilizzare questi dati (seppur in forma anonima, ma comunque triangolabile con altre situazioni se uno volesse). Adesso si fa un posto a tavola in questo banchetto delle libertà personali, si accomoda Microsoft.

Windows Phone 7 allora non c’era ancora, perché è stato lanciato in ottobre, ma per quanto poco mercato abbia l’OS mobile è un altro di quelli che si spartiscono il mercato. Magari con il prossimo cliente finlandese la quota diventerà più importante.

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