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Steve Jobs nega il pedinamento degli utenti con iOS
25/04/2011 16:30 CET
di Fabio M. Zambelli
Non avrebbe perso l’occasione per accusare i concorrenti degli smartphone Android sullo stesso argomento. Aggiornato.
Ammesso che sia tutto vero, un lettore di MacRumors sarebbe riuscito ad ottenere una risposta da Steve Jobs direttamente in merito alla capacità dei dispositivi con iOS a tracciare geograficamente gli utenti.
Proprio mentre il Wall Street Journal conferma che le informazioni geografiche, volenti o nolenti, sono registrate e pure quando disabilitate, ecco la difesa del CEO di Apple.
“Non tracciamo nessuno” scrive dal suo iPhone Steve Jobs, all’anonimo interrogante, che fa accenno all’abbandono di Apple per passare ad un dispositivo Android. Niente di peggio! Il CEO di Apple, avvelenato da tempo sulla questione, risponde che “loro sì che tracciano”, concludendo con “le informazioni circolate sono false” (certo, se chi deve dare risposte lo facesse, invece che negarsi e tentare di prendere un master in “murogommismo”, sarebbe più opportuno).
Difficile bollarle come false, piuttosto vecchie. Infatti il caso era scoppiato l’estate scorsa ed Apple, con i suoi legali, aveva dovuto rispondere con promessa di modifiche al deputato Joe Barton ed al senatore Edward Markey.
Ora Apple dovrà rispondere a tutti gli enti nazionali che si sono destati ed al senatore Al Franken.
Aggiornamento del 25/04/2011: a quanto pare dalla Florida arriva la prima denuncia ad Apple per il pedinamento geografico degli utenti di dispositivi iOS.