Via alle prenotazioni dell’iPad, ma solo in USA
12/03/2010 07:00 CET
Ufficialmente si potrà richiederlo dalle ore 14:30 (italiane), per un ritiro direttamente negli Apple Store la mattina di sabato 3 aprile.
Un’ora fa la costa est degli Stati Uniti ha oltrepassato la mezzanotte ed è entrata nel 12 marzo. Il giorno delle prenotazioni dell’iPad.
Una settimana fa Apple aveva avvertito che oggi sarebbe stato il grande giorno. Per loro.
Infatti pure questa volta l’azienda internazionale Apple (58% del fatturato fuori dagli USA) dà la precedenza ai clienti nazionali. Forse per un ridotto quantitativo di iPad disponibili a partire dal 3 aprile o forse per concentrare l’attenzione in casa propria.
Pagando almeno 500 dollari (chissà se Apple richiederà un anticipo?) l’iPad può essere prenotato all’Apple Store, sia online che in uno degli oltre 200 negozi statunitensi. Si comincia alle ore 14:30 italiane (le 8:30 a New York City, le 7:30 a Chicago, le 6:30 a Denver, le 5:30 a San Francisco, le 4:30 ad Anchorage dove non ci sono Apple Store e le 3:30 ad Honolulu), per ritirarlo tra 3 settimane senza attendere oltre.
Per i prossimi giorni il marketing cupertiniano ha già pianificato di raccontarci “sono stati prenotati un numero incredibile di iPad” oppure “si registrano file fuori dagli Apple Store per essere tra i primi”?
Il resto del mondo è così emarginato che non sappiamo nemmeno la data del lancio negli altri 9 paesi, Italia compresa. Non si chiede se e quando ci daranno un iBookstore con la possibilità di comperare libri nel nostro paese, non si chiede se a Cupertino hanno pensato di trattare con le varie telecom un contratto dati specifico per il modello 3G con micro SIM o se ci lasceranno in balia dell’ignoto, non si chiede quali canali oltre ad Apple ne disporranno.
Insomma, il massimo che ci è concesso di sapere è che dalla “fine di aprile” potremo comperare tutte e 6 le configurazioni, 3 con Wi-Fi solamente e 3 con Wi-Fi + 3G + A-GPS. A che “incredibili” prezzi, non si sa.
Portiamo tanta pazienza al marchio della mela morsicata, per l’ennesima volta.