Reazioni sull’iPad: Intel, Microsoft, Nintendo e FSF
29/01/2010 19:30 CET
O piace o non impressiona o viene criticato per l’ecosistema estremamente chiuso che Apple ha voluto creare attorno al tablet.
Sarà piaciuto l’iPad agli altri big dell’elettronica? Le reazioni successive alla presentazione di mercoledì non sono state tutte positive.
Di Amazon abbiamo già riportato i giudizi, piuttosto interessati, mentre Adobe borbotta per la reiterata assenza del supporto a Flash.
Ieri sera il responsabile delle strategie europee di Intel, l’utente di iPhone Mark Brailey, a Milano per presentare i nuovi chip, si è limitato ad un “great” (grandioso) quando interrogato sull’appena nato tablet di Apple.
Oggi il CEO di Nintendo, Satoru Iwata, bolla l’iPad come un “grosso iPod touch, proprio niente di sorprendente per me”.
Brandon Watson, direttore del settore product management della piattaforma di sviluppo di Microsoft, se la ride pensando a quanto sia “divertente la maggior apertura di Microsoft rispetto ad Apple”, aggiungendo che gli sviluppatori di software per App Store non stanno guadagnando perché l’uso di Objective C sarebbe costoso e molti di loro avrebbero abbandonato per lo stretto controllo imposto da Apple.
E’ ai rilievi fatti da FSF – Free Software Foundation che fa forse riferimento Microsoft. Il gruppo che sostiene l’open source cita DefectiveByDesign e non vede di buon occhio tutte le restrizioni inventate da Apple per l’iPad, soprattutto il continuo ricorso a sistemi anti-copia (forse imposti dai proprietari dei contenuti?) su film e libri. “E’ un passo indietro nell’evoluzione dei computer, qui ogni software deve chiedere il permesso al produttore dell’hardware per poter essere usato dalla gente, Apple si è dimenticata di aver criticato il totalitarismo con il suo famoso spot del 1984″.
Qualcuno dalle nostre parti vede il boom dell’iPad solo tra un paio d’anni, l’incubazione della novità servirà a rendere fertile il terreno per questo “fiorellino”.