Mac OS X ha già 10 anni e si evolve

24/03/2011 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Decennio di felini ha popolato i nostri Mac portando i computer di Apple oltre il “classic” Mac OS di altri tempi. Il futuro è una commistione sempre più completa con iOS.
Era il 24 marzo 2001 quando la prima versione definitiva di Mac OS X, la decima seguendo la numerazione storica, si poteva finalmente installare sui Mac.

12-10824b_macosxpublicbeta2000usbdrive2010L’evoluzione del Macintosh dal 1984 ad oggi è stata costante grazie ad un sistema operativo “ad oggetti” che ha fatto storia e proseliti, specialmente dalle parti di Redmond. Ma uno stop alla versione classica di Mac OS è arrivato il 13 settembre 2000, quando la versione Public Beta di Mac OS X 10.0 è stata rilasciata (ad un prezzo di 30 dollari), per chi voleva testarla in anticipo. Eccola accanto nel sottile packaging spedito ai tester di allora.

Dopo qualche mese arrivava la prima versione di Mac OS X “il sistema operativo più avanzato al mondo”, era proprio la giornata di oggi del 2001 ed il nome in codice era “Cheetah”, ovvero giaguaro. Da allora sono trascorsi esattamente 10 anni.

Qui sotto potete vedere la scatola full size, il manuale illustrato di 30 pagine, il CD dell’installazione, il comunicato stampa d’epoca con tanto di invito alla presentazione postuma con i vertici di Apple Italia, più la vetusta diapositiva di come si presentava l’interfaccia. Sì, 10 anni fa si usava graffettare qualche diapositiva sulle pagine di ogni comunicato stampa stampato da Apple Italia. Roba da museo del modernariato tecnologico.

Oggi si festeggia quindi la ricorrenza ed, ironicamente, il giorno dopo l’abbandono di Apple da parte di Bertrand Serlet, il francese che per 22 anni è stato accanto a Steve Jobs, sia in Apple che nella sua avventura in NeXT. Il “padre” del nuovo sistema operativo basato sul solido UNIX aveva da tempo allevato il sostituto Craig Federighi, mentre in parallelo Apple vedeva crescere iOS. Non a caso il prossimo Mac OS X 10.7 “Lion” (tutti nomi di felini per il sistema operativo), in arrivo in estate, introdurrà alcuni elementi dell’interfaccia e tecnologie del sistema operativo usato da iPad/iPhone/iPod touch.

Intanto i Mac che ormai possono montare i nuovi OS di Apple sono solo quelli dotati del processore x86 di Intel, volendo voltare la pagina dei chip PowerPC e, prima o poi, dei software Carbon per quelli Cocoa. Adobe, Microsoft ed altre software house si lamentino solo delle loro scelte conservative, di non rifondare gli applicativi principali sul nuovo linguaggio introdotto 10 anni fa, se le migliori prestazioni non le riescono ad offrire ai loro clienti.

L’anno scorso non si poteva ancora immaginare la svolta ma Apple, con l’introduzione dei nuovi modelli di successo di MacBook Air, ha messo il sistema operativo ed altri software nello speciale drive USB (che vediamo a lato). Forse è questa la direzione imboccata da Cupertino, non solo per i Mac senza lettore ottico. Vedremo se in futuro il sistema sarà offerto in modo estensivo su tutto il listino dei computer.

Apple ha sepolto nel 2002 il vecchio Mac OS 9, il periodo di transizione si era definitivamente esaurito. La “single OS strategy“, ovvero l’unico sistema operativo client di Apple, era compiuta. Mac OS X 10.7 “Lion” può essere considerato l’inizio della transizione all’iOS e tra qualche tempo avremo un nuovo “unico sistema operativo” che sarà il cervello di questa era del post-PC?

12-10824c_macosx10boxinvitidiaposmall



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac