L’appetito vien volando, dal Wi-Fi 95 MB di traffico a passeggero
12/08/2011 09:00 CET
Aerei con il collegamento ad Internet sono sempre più richiesti, per non stare mai senza il web, o per lavoro o per svago. Se il prezzo è giusto e l’aereo pronto, perché no?
La richiesta di connettività Internet sugli aerei di linea è diventata massiccia, ogni mese ci sono almeno 1 o 2 compagnie che vogliono convertire i propri mezzi alla tecnologia satellitare in banda Ku.
Secondo Flightglobal si è raggiunta una media di 95 MB di traffico per passeggero sui voli Lufthansa, nei mesi di maggio/giugno, aerei stabilmente collegati con il sistema eXConnect di Panasonic Avionics. Il dato è in crescita se si pensa che il 29 giugno si è già toccato il picco di 155 MB.
Sono molte compagnie che hanno installato la tecnologia eXport, per il collegamento via connettore Dock dei propri iPad/iPhone/iPod, ma poi hanno anche capito che il passeggero vuole andare online e quindi ricevere il segnale in cabina comodamente via Wi-Fi. Ecco perciò l’upgrade alla soluzione eXconnect, che oltre al traffico web può attivare le pico-celle GSM/GPRS per la telefonia cellulare personale (seppur limitata ai soli messaggi SMS/MMS per non disturbare la quiete).
I pionieri di Lufthansa, come ben sappiamo, hanno riattivato FlyNet dalla fine del 2010, dopo la “falsa partenza” con Connexion by Boeing, esperienza ormai chiusa nel 2006 a causa dei costi. La connettività al web è ormai una piacevole abitudine sui voli a lungo raggio del vettore tedesco. Ma in prospettiva dovrebbero fare la stessa cosa compagnie aeree come ANA, Dragonair, Gulf Air, SAS e Turkish, perché sarà un successo.
E’ un trend in crescita, non solo perché quasi tutte le principali compagnie statunitense offrono ormai da tempo il Wi-Fi a bordo per un prezzo accettabile (seppur basandosi quasi tutte sulla rete di antenne terrestri di Gogo, anche se la tecnologia satellitare di Row 44 resta in gioco con Southwest Airlines), ma anche grazie ai lunghi voli transatlantici di Lufthansa.