Facebook: l’email, il rapporto con Google e l’Arabia Saudita
15/11/2010 07:00 CET
Il dominio di Internet passa da un nuovo servizio di posta elettronica che potrebbe debuttare oggi, anche grazie ai bastoni messe nelle ruote di Gmail. Aggiornato.
Il mezzo miliardo di utenti di Facebook sono solo l’inizio per il social network più popolare di Internet, creato dal più giovane miliardario del mondo, Mark Zuckerberg.
Pare che tra 12 ore Facebook possa rivelare il progetto Titan, chiaramente interpretato come un servizio di posta elettronica (l’invito ha quel tratteggio rosso/blu sul bordo, tipico delle lettere urgenti) dall’adozione ampia e che si pone come avversario diretto a Gmail di Google, Hotmail e Yahoo! Mail.
Indirizzi @facebook.com oppure @fb.com saranno distribuiti verosimilmente agli iscritti.
Non a caso pochi giorni fa si sono sparati gli ultimi colpi della guerra tra Facebbok e Google, impedendo lo scambio dei database, in particolare l’esportazione dei contatti già registrati, fondamentali per la gestione di un nuovo servizio email. Google, poco prima, aveva modificato il punto 5.8 dei termini d’uso delle proprie API verso quei siti che non offrivano reciprocità e su questo nessuno batte Facebook per chiusura.
Grazie alla collaborazione con Microsoft, azionista di Facebook, il progetto della posta elettronica dovrebbe integrarsi in Office Web App, la versione online della suite di applicativi Office.
Google sente un forte fiato sul collo da parte di Facebook, l’azienda non vuole farsi soffiare i talenti che lavorano a Mountain View e di recente ha aumentato lo stipendio a tutti, perché non si facciano tentare da un trasloco di pochi chilometri ma che sposterebbe molti equilibri.
In palio c’è il mercato della pubblicità, qualcuno ha calcolato che Facebook già visualizza ai suoi utenti quasi un quarto (il 23,1% per la precisione, ne aveva il 9,2% nel terzo trimestre del 2009) di tutti banner proposti negli Stati Uniti. E’ una pioggia di miliardi che fa gola a tutti. Google fattura 7,29 miliardi di dollari ma l’appetito vien mangiando.
Questa sera scopriremo il “Gmail killer”, meglio non trovarsi in Arabia Saudita oppure in uno di quei paesi che si arrogano il diritto di censurare i siti di Internet, impedire la libera comunicazione o vietare le attività dei blogger, anche se ora le autorità di quel paese negano il blocco di Facebook spiegandolo solo come un temporaneo errore.
Aggiornamento del 15/11/2010: lo streaming in diretta dell’annuncio di Facebook si può seguire qui. Facebook non ha presentato una nuova posta elettronica ma un sistema di messaggeria istantanea che integra le email. Partirà lentamente invitando piccoli gruppi di persone e saranno valutate le reazioni degli utenti prima del lancio generalizzato.
Messages sarà disponibile anche per iOS da quello che si vede nella pagina del blog che presenta la novità. Gli utenti potranno richiedere un indirizzo @facebook.com (ma solo se lo vorranno) mentre @fb.com sarà a disposizione dei dipendenti.