Che fregatura: l’iPad ritarda di 1 mese fuori dagli USA
14/04/2010 14:45 CET
Al via le prenotazioni solo il 10 maggio. Troppo successo in USA del tablet di Apple e le fabbriche non ce la fanno a soddisfare tutte le richieste, smentite le rassicurazioni di Steve Jobs. Aggiornato.
L’ennesima prova che ad Apple interessa più soddisfare il mercato interno che quello internazionale è arrivata pochi istanti fa: l’iPod tarderà e non arriverà a “fine aprile” come ancora adesso campeggia scritto sulla home page italiana del sito di Apple.
Negli USA sono stati venduti oltre mezzo milione di iPad nella prima settimana (compresi quelli importati non ufficialmente in Italia), la domanda è stata forte ed Apple ha dovuto accontentare le tante richieste. Nel primo giorno Apple aveva distribuito 300.000 iPad in USA.
Apple “ha preso la difficile decisione di posticipare il lancio internazionale di iPad di un mese, fino alla fine di maggio”. I prezzi internazionali non sono ancora disponibili ma almeno sappiamo che solo dal 10 maggio sarà possibile ordinare un iPad in Italia ed altri paesi.
“Sappiamo che molti clienti desiderosi di acquistare un iPad saranno delusi da questa notizia, ma speriamo siano soddisfatti dal conoscerne la ragione” scrive Apple nel comunicato, ricordando che in USA sono stati ordinati anche molti modelli con modem 3G. Una amarissima consolazione, soprattutto quando si vedono centinaia di pezzi andare ad Hong Kong ad aumentare il gray market.
Alla precisa domanda Steve Jobs, solo giovedì scorso, confermava che il lancio dell’iPad sui mercati internazionali non avrebbe subito ritardi. Già il 5 marzo Apple ritardava il lancio dell’iPad.
Aggiornamento del 14/04/2010: ciò che risulta ancora più insultate per tutti i clienti internazionali di Apple è che l’azienda di Cupertino mantiene fissata per la fine di aprile la data di consegna degli iPad con modem 3G. In questo caso nessuno spostamento del calendario, non sia mai di dare un dispiacere anche ai clienti USA. Un’azienda che pianifica il lancio di un nuovo prodotto non sposta il quantitativo destinato all’Italia ed altri 8 paesi agli Stati Uniti, perché questo è evidentemente avvenuto.