Apple pubblica il bilancio dell’anno fiscale 2010
28/10/2010 16:00 CET
Preoccupa il calo del margine di guadagno per il futuro, ma le previsioni di Apple sono sempre molto basse. Apple non elenca più i suoi fornitori. Grande aumento di dipendenti e maggiori investimenti in pubblicità.
A pochi giorni di distanza dalla pubblicazione dei risultati dell’ultimo trimestre fiscale del 2010, Apple ha riassunto tutto l’anno nel documento 10-K dovuto all’ente di controllo della borsa USA. Apple ha (al 15 ottobre) un totale di 29.405 azionisti riconosciuti (-1.168 in 12 mesi), per 917.307.099 azioni AAPL circolanti sul mercato (+10.920.833 emesse quest’anno).
Rispetto all’anno fiscale 2009 Apple ha fatturato nell’anno concluso il 25 settembre 65,225 miliardi di dollari (+22,32 mld), ha realizzato un utile di 14,013 miliardi di dollari (+ 5,778 mld), mantenendo una media del 39,4% di margine di guadagno per il FY2010 (era del 40,1% nel FY 2009). Tuttavia la previsione per il primo trimestre del 2011 è in ribasso al 36%.
La liquidità ed investimenti a breve termine (inferiori ai 12 mesi) di Apple ammontano a 51,011 miliardi di dollari (+17,019 mld in 12 mesi).
Nel 2009 le vendite in USA hanno ulteriormente rappresentato una quota di minoranza rispetto a quelle internazionali, salite al 56% (nel 2009 erano il 46%).
Il livello medio di tasse pagate da Apple è stato nel 2010 del 24% (era il 32% nel 2009).
Avendo investito 100 dollari in azioni AAPL 5 anni fa, a fine settembre 2010 valevano 529 dollari, lo stesso investimento nell’indice S&P500 avrebbe prodotto 103 dollari, nell’S&P Computer Hardware 186 dollari e nel Dow Jones US Tech 124 dollari.
STEVE JOBS
Il CEO di Apple ha ripreso a volare (come minimo ad Osaka ed a Parigi) con il suo aereo executive aziendale Gulfstream V, infatti i rimborsi per i viaggi ammontano per il FY 2010 a 248.000 dollari (16.000 + 127.000 + 12.000 + 93.000 dollari nel vari trimestri), nel 2009 erano stati solo 4.000 dollari, praticamente la manutenzione. Nel 2008 erano stati rimborsati 871.000 dollari, nel 2007 776.000 dollari e nel 2006 202.000 dollari. Tradizionalmente Steve Jobs guadagna 1 dollaro all’anno per il suo lavoro a Cupertino.
IMPIEGATI
Aumentano molto gli stipendiati da Apple (nonostante qualche fisiologica defezione), saliti ora ad un equivalente di 46.600 a tempo pieno (+36% sul FY 2009 oppure 12.300 nuovi impiegati). Nel 2008 erano 32.000 ed un anno prima 21.600.
SEDI
Gli stabili affittati ammontano ad una superficie di 520.000 metri quadrati (+102.000 metri quadrati rispetto al FY 2009), dei quali 232.000 metri quadrati per gli Apple Store (+46.000 metri quadrati in 12 mesi). Oltre ai complessi di Cupertino l’azienda ha sedi statunitensi anche a Newark (CA) ed Elk Grove (CA), poi c’è Cork in Irlanda. Il datacenter di Maiden in North Carolina è pronto a metà.
APPLE STORE
I punti vendita sono saliti da 273 a 317 Apple Store, 233 in USA ed 84 all’estero, nel 2010 sono sorti 44 nuovi negozi (26 internazionali, più 2 in Italia). Il fatturato per negozio passa da 26,2 a 34,1 milioni di dollari, quello che producono i negozi è il 15% dell’intero fatturato aziendale (era il 16% nel 2009). Gli impiegati a tempo pieno equivalente negli Apple Store sono 26.500 (+10.000 in 12 mesi). Nel 2010 Apple ha pagato 1,7 miliardi di dollari d’affitto per i negozi (+200 milioni di dollari rispetto al 2009).
RICERCA & SVILUPPO
Apple ha aumentato gli investimenti del 34% pagando 1,8 miliardi di dollari (erano 1,3 mld nel FY 2009).
PROMOZIONE
La pubblicità è in aumento di ben 190 milioni di dollari, il totale pagato è ammontato a 691 milioni di dollari per Apple nel corso del 2010 (501 mln nel 2009, 486 mln nel 2008, 467 mln nel 2007 e 338 mln nel 2006). La cifra aumenta ma rappresenta solo l’1% del fatturato (l’1,37% nel 2009), mentre nel 2001 Apple spendeva ben il 5% in pubblicità.
FORNITORI
A sorpresa Apple ha pensato bene di non elencarli più, nemmeno sono citati quelli con contratti a lungo termine come LG Display per gli LCD e Toshiba per memorie NAND. Pubblicandoli Apple avrebbe rivelato magari qualche nome “scomodo” come Qualcomm, che avrebbe dato senso all’ipotesi di un iPhone CDMA. L’azienda di Cupertino si limita a rivelare che i contratti più a lungo termine scadranno tra il 2011 ed il 2015.
CLIENTI
Se nel 2009 si segnalava un anonimo cliente di Apple che valeva l’11% delle vendite nette, ora nessuno supera il 10% (stesso dato del 2008). L’iPhone è venduto in 89 nazioni, presso 166 carrier (165 internazionali).
AVVIAMENTO ED ASSET INTANGIBILI
Nel corso del 2010 il valore di avviamento incamerato da Apple è salito a 741 milioni di dollari (+535 mln sul FY 2009), per effetto anche delle numerose acquisizioni effettuate per un valore (al netto della cassa acquisita) di 638 milioni di dollari. Tali acquisizioni hanno anche portato ad Apple assets intangibili per 107 milioni di dollari.