Apple minimizza, la frode ha colpito solo 400 utenti
07/07/2010 07:00 CET
La carica degli account violati equivale allo 0,003% di tutti quelli registrati, ma nulla di più si sa sulla loro sorte.
Avremmo voluto sapere qualcosa di più e di ulteriormente incisivo da Apple sulla questione delle classifiche di App Store “drogate” a spese di alcuni utenti frodati.
Invece a Cupertino decidono di non emettere un comunicato per tutti ma di affidarsi a Clayton Morris e The Loop per farci sapere che si è trattato di 400 utenti.
Certo, Apple si è affrettata a fare i conti giusti (non come nel caso delle barre dell’iPhone) e ne desume che sui 150 milioni di account registrati si tratta solo di meno dello 0,0003% (per la precisione 0,00027).
Della loro sorte non sappiamo molto di più di quanto dichiarato ore prima con l’ammissione di Apple della truffa di domenica scorsa, ovvero il suggeriemnto di “far bloccare i pagamenti dalla banca e chiedere il rimborso, oltre a cambiare la password”. I server di Apple non sarebbero stati compromessi in questa operazione.
400 non ci sembra un piccolo numero e francamente avremmo preferito un’assunzione di maggiore responsabilità, se non pubblica almeno privata con avvisi/scuse mirate a tutti questi clienti sfortunati/ingenui (per aver usato password facili da trovare con sistemi accessibili).
Per il futuro sembra che Apple, per quel che riguarda gli acquisti su iTunes Store/App Store con “moneta di plastica”, farà un maggiore uso del codice CCV (forse intendendo CVC2/CVV2/CID da 3 o 4 cifre a seconda che si tratti del numero sul retro delle MasterCard/Visa oppure sul frontale delle American Express).