Apple con le orecchie piegate piace tanto a Google

09/09/2010 20:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Torna l’amore tra Apple e Google, almeno per la pubblicità sui dispositivi mobile. La “spintanea” volontà di Apple è stata apprezzata molto.
A Cupertino non hanno deciso “spintaneamente” di cambiare solo le regole sul linguaggio di programmazione dei software per App Store, non solo hanno finalmente pubblicato le regole scritte ad uso e consumo degli sviluppatori che temono di vedersi rifiutato il loro lavoro, ma hanno pure modificato iPhone Developer Program License Agreement per quel che riguarda la pubblicità.

Sull’argomento c’erano state lamentele da parte del maggior player del settore, ora Google dà il benvenuto alle regole riscritte da Apple.

Per non farsi multare dall’antitrust Apple ha dovuto concedere tutto o quasi, non potrà più dare il solo accesso via iAd ai banner pubblicitari, sistema che è attivo in nord America da poco più di 2 mesi.

La piattaforma AdMob che Google ha comperato in maggio torna ad avere accesso nelle applicazioni, a Mountain View assicurano di voler sviluppare la miglior pubblicità per Android, BlackBerry, webOS, Windows ed iOS. Basta monopolio, viva la competizione e tutti vissero felici e contenti.



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