Il National Mall di Washington è tutto un hotspot gratis
08/09/2010 23:30 CET
Alla faccia della minaccia terroristica, l’accesso ad Internet via Wi-Fi è completamente libero davanti alla Casa Bianca.
Mancano 114 giorni alla scadenza delle ignobili proroghe del decreto Pisanu, che in Italia ha semplicemente impedito lo sviluppo degli hotspot pubblici dai quali collegarsi ad Internet in modalità Wi-Fi.
Se, da anni, nel nostro paese si usa la scusa della minaccia terroristica per vietare il Wi-Fi libero, allora devono essere impazziti in USA, proprio nel cuore di Washington D.C.
Tra il Campidoglio e l’obelisco di 169 metri dedicato al primo presidente George Washington, sul grande parco del National Mall, non solo si affaccia la Casa Bianca ma anche vari musei e memoriali delle guerre più sanguinarie che hanno dovuto affrontare gli Stati Uniti, tutti frequentati ogni giorno da migliaia di visitatori e turisti.
Nel paese dove il Wi-Fi è gratis in molti aeroporti, ultimo della serie quello di San Francisco, sono stati installati 220 hotspot con accesso gratuito nella zona più controllata del paese, quella indicata con la zona rossa (tra la terza e la 14esima strada) nell’immagine a lato. L’iniziativa è dello Smithsonian Institute e dell’USDA – United States Department of Agriculture, Cisco ha donato l’attrezzatura e Level 3 Communications l’infrastruttura Internet.
Qui per trovare un accesso ad Internet bisogna recarsi in un ristorante McDonald’s o scovare qualche comune/provincia, in assoluto ordine sparso, che ha installato il Wi-Fi a costo zero.
In Italia, con una situazione di leggi che impediscono il progresso ma che non vengono controllate nell’assurda applicazione, qualcuno come i negozi Diesel offre il Wi-Fi con una personale interpretazione delle regole, basando l’identità dell’utente solamente sul numero del telefono cellulare e nessun documento d’identità.
