Vergogna: il decreto Pisanu prosegue anche nel 2010
31/12/2009 22:00 CET
L’appello di molti è stato ignorato ed il milleproroghe ha rinnovato anche l’incredibile legge che obbliga ad identificare gli utenti che accedono a reti pubbliche di Internet. Ce l’abbiamo solo noi e ce la teniamo per un altro anno. Aggiornato.
La speranza che il 2010 potesse finalmente essere l’anno della ragione si è infranta. Nell’ultimo consiglio dei ministri è stato varato il “milleproroghe” ed in questa pessima e ricorrente dimostrazione di “spazzatura sotto al tappeto” è stato infilato ancora il famigerato decreto Pisanu.
Tutto come l’anno scorso, ignorati gli appelli dei cittadini, ignorato pure il ministro del turismo ed inascoltato il protagonista.
Proseguirà la falsa illusione che il DL 155 “antiterrorismo” del 31 luglio 2005 possa sconfiggere i nemici della democrazia. Il ministro Roberto Maroni (che invocava l’auto-regolamentazione del web) non ne fa accenno nel discorso di fine anno, ma il decreto che ferma l’innovazione del nostro paese regnerà senza controlli (come è sempre stato) in questo paese.
Nessuno sviluppo dei liberi hotspot Wi-Fi per un altro anno!
Aggiornamento del 10/01/2010: ecco il testo del “milleproroghe“.