Rete insufficiente per AT&T, un brutto segnale per tutti
02/06/2010 22:00 CET
Non siamo statunitensi e quindi ci interessa marginalmente come cambiano i piani d’abbonamento dell’iPhone in USA, tuttavia era una bandiera l’accesso illimitato ad Internet.
Fino a poche settimane fa AT&T, il carrier esclusivo per l’iPhone in USA, spiegava che “illimitato vuol dire illimitato“, riferendosi all’accesso ad Internet dallo smartphone di Apple. Ora ha eliminato l'”unlimited”.
In contemporanea all’ufficializzazzione del tethering (promesso 12 mesi fa ma mai attivato veramente) con l’OS 4, in arrivo questa estate, attivabile solo se il cliente sborsa 20 dollari aggiuntivi ogni mese, da lunedì prossimo AT&T proporrà ai nuovi abbonati la scelta tra un traffico dati di 200 MB (15 dollari) o 2 GB (25 dollari e 10 dollari ancora per ogni GB in più). Lo sbandierato “unlimited” non si potrà più avere se non si è già clienti con un contratto in essere. Prezzi che si applicano anche agli utenti dell’iPad, cambiando dopo soli 2 mesi i piani tariffari precedentemente annunciati da Steve Jobs (immagine a fondo pagina).
“Il 98% degli abbonati AT&T sfrutta meno di 2 GB mensili di dati” sostengono i rappresentati della telecom texana.
Al lettore di setteB.IT non dovrebbe importare molto se non risiede in USA, ma le implicazioni di questa scelta (obbligata) di AT&T potrebbero avere un significato dannoso per tutti gli altri. La rete 3G di AT&T è insufficiente a reggere il traffico dati nato con la diffusione dell’iPhone e non ce la fa ad ampliare le capacità parallelamente alla crescita di abbonati. Eppure Apple aveva chiesto esplicitamente al carrier di casa, allora denominato Cingular, di inventarsi il collegamento dati senza limiti per l’iPhone per assicurargli di poter andare online a piacimento.
Da allora anche i carrier USA concorrenti hanno rilanciato con il traffico dati senza limiti, solo che la loro rete regge, come faceva ironicamente notare Verizon Wireless con le pubblicità comparative delle mappe rosse ed azzurre (illustrate a lato).
Per tentare di congestionare meno la rete 3G AT&T ha recentemente aperto a tutti i suoi clienti un hotspot Wi-Fi a Times square di New York City, il più evidente tra gli altri 20.000 presenti sul territorio statunitense.
In Italia ed in molti altri paesi non abbiamo mai visto offrire alla clientela una rete dati con accesso illimitato e ce ne siamo spesso rammaricati. Quando 35 mesi fa (mancavano poche ore al lancio del primo iPhone GSM/EDGE in USA) chiedevamo ai carrier italiani se era possibile avere un accesso infinito, questi lo escludevano dando anche dei matti a quelli che si erano imbarcati in questa iniziativa. Se vogliamo, la mossa di AT&T dà loro ragione.
La realtà è che l’acquisizione di nuovi clienti ed in conseguente maggior guadagno non si traduce automaticamente in investimenti per rinforzare la rete cellulare, ma si continua a spremerla fino al collasso. Questo è successo dall’altra parte dell’oceano, qui è solo azione preventiva: niente espansione della rete e quindi non sarà mai proposta la flat.
AT&T non potrà più essere un punto di riferimento per il resto del mondo in fatto di flat dati. Apple accetterà di non poter più annunciare accessi illimitati ad Internet per i suoi dispositivi con connettività 3G?