AT&T: “illimitato vuol dire illimitato”. Risate dall’Italia
08/04/2010 07:00 CET
Avrà anche tanti problemi in patria la rete cellulare di AT&T ma quando l’utente compera un accesso illimitato quello si aspetta e quello ottieme. Altro che giri di parole da marketing malato che tratta i clienti da analfabeti.
Nessun asterisco, AT&T non li usa quando vende l’accesso illimitato ad Internet.
Noi lo chiediamo insistentemente almeno dal 2007, dall’esordio dell’iPhone. Non c’è verso di essere accontentati, le tariffe disponibili hanno tutte dei limiti d’uso, alti o bassi, compresi quei piani che un marketing insopportabile ha voluto battezzare “unlimited”.
Nessuno ha ancora capito la profonda rivoluzione spinta dagli uomini di Cupertino, con dispositivi che devono essere sempre collegati ad Internet per dare la massima soddisfazione.
AT&T è l’operatore GSM scelto in USA da Apple e, finora, ha fatto il bello ed il cattivo tempo con i tipi di dati che possono o non possono passare sulla rete nazionale, alla faccia della net neutrality. Tuttavia AT&T non ha mai posto limiti ai clienti dell’iPhone, che pagano per un accesso senza limiti ad Internet.
I clienti statunitensi si possono lamentare della poca copertura della rete AT&T, tanto che il concorrente Verizon Wireless ha colto la palla al balzo facendo una feroce pubblicità comparativa (illustrata accanto), ma non si segnalano blocchi dei telefoni di chi andava troppo online.
“Illimitato vuol dire illimitato” ha detto a Gearlog uno dei portavoce di AT&T, Mark Siegel. Massimo Catalano, di arboriana memoria, avrebbe controfirmato la banalità assoluta.
La conferma si riferisce al prossimo contratto per iPad con modem 3G, AT&T non ha mai emesso un comunicato sulle tariffe ma Steve Jobs aveva anticipato che per 30 dollari al mese l’utente dell’iPad in questione avrebbe potuto usare il traffico dati senza limite. A volte si è fatto accenno al “fair use” (uso moderato), ma questa volta AT&T mette il suggello alla parola “illimitato”. Bravi! Loro!
