Zona Cesarini: anche Universal firma per la musica su iCloud
02/06/2011 22:30 CET
Tutte e 4 le major sono salite sul carro di Apple, che lunedì prossimo spiegherà cos’è il cloud multimediale e non. Partenza, comunque, monca.
Mancavano solo loro e, questa sera, CNET ci conferma che pure UMG – Universal Music Group ha firmato per portare la musica della più grande etichetta mondiale su iCloud.
Non solo, anche alcuni degli editori (ma forse non tutti, ovvero EMI Music Publishing, Sony/ATV e Warner/Chappell) avrebbero trovato accordi con Apple, ad ormai 4 giorni dall’annuncio ufficiale di Steve Jobs del servizio multimediale sul cloud.
Forse ha aiutato l’opera di convinzione di UMG il fatto che, martedì scorso, Apple decideva di avanzare già la denominazione che avrebbe preso la “nuvoletta”, capace di ospitare musica e forse qualcos’altro. Tuttavia lo streaming arriverà in una fase successiva al WWDC, come anche la capacità di memorizzare nell'”armadietto digitale” anche musica ottenuta da canali diversi dall’iTunes Store.
La spartizione dei guadagni sarebbe così ritagliata nella grande e succulenta torta: 30% Apple, 12% editore e 58% etichetta. Si ipotizza un costo annuo di 25 dollari.
Ricordiamo che Amazon e Google hanno sì lanciato servizi di storage online di documenti, ma purtroppo per loro sono privi delle necessarie licenze, almeno con la musica.