Foxconn chiede garanzie brasiliane prima di aprire la fabbrica
02/05/2011 07:04 CET
Si comincerà con 3.000 lavoratori specializzati, per aggiungerne poi altri 10.000, ma Foxconn vuole che siano assicurati corsi per addestrarne 35.000. Aggiornato.
Il futuro impianto di Foxconn in Brasile, che sorgerà non solo ma soprattutto per realizzare i prodotti di Apple, da vendere in quel paese senza le salate tasse d’importazione, è in discussione tra le autorità locali ed i capi dell’azienda asiatica.
Come notato da Forbes, l’azienda taiwanese che “vanta” una dozzina di tentativi di suicidio dei suoi dipendenti depressi da orari e condizioni di lavoro inaccettabili, cerca da Davi Zaia (segretario dell’occupazione nello stato di San Paolo) rassicurazioni sulla formazione di 35.000 lavoratori.
3.000 è il numero dei lavori che saranno creati in Brasile da Foxconn ed altri 10.000 si aggiungeranno al totale. La disoccupazione brasiliana non farà certo mancare quello che serve alla mega-azienda di Terry Gou. Foxconn è già presente in Brasile per assemblare i prodotti di HP e Dell.
Il nuovo investimento nello stabilimenti di Foxconn avrà bisogno di circa 19 milioni di real (circa 8,2 milioni di euro) per il prossimo decennio. Sono in gara un paio di città per diventare la sede del nuovo stabilimento, al quale dovrà essere affiancato un terminal doganale adeguato.
Aggiornamento del 02/05/2011: il numero aggiornato dei suicidi sarebbe di 14 negli ultimi 16 mesi.