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Apple pedina i proprietari di iPad/iPhone con GPS, anonimamente
20/04/2011 21:30 CET
di Fabio M. Zambelli
I movimenti degli utenti si possono tradurre in percorsi su una mappa, ma Apple ha già eliminato il riferimento diretto all’utilizzatore.
Su O’Reilly Radar Alasdair Allan e Pete Warden hanno scoperto l’acqua calda ed oggi la presenteranno alla conferenza Where 2.0. Se qualcuno a San Francisco ha gli spaghetti li porti che si fa una bella mangiata.
Apple raccoglie la posizione geografica di ogni utente dotato di un dispositivo iOS con GPS, ovvero gli iPad ed iPhone con rete 3G annessa (la quale riconosce le varie torri della rete cellulare). Il caso era già emerso l’estate scorsa, quando Apple era interessata a dare ai pubblicitari più informazioni possibili per migliorare i banner iAd.
Ma Apple si affrettava a rispondere al deputato Joe Barton ed al senatore Edward Markey che i dati sarebbero stati anonimizzati. Ed ora è così, Apple conosce la posizione sul pianeta Terra ma non sa di chi. Per lo meno questo è ciò che si dichiara nei termini d’uso del contratto con Apple, al punto “servizi basati sulla posizione“.
Ricordando che questi dati, contenuti nel file consolidated.db, possono essere immagazzinati nei dispositivi iOS sia in forma accessibile che in forma criptata (basta scegliere di criptare i backup dalle opzioni di iTunes), se Apple ha dichiarato il falso è un discorso, ma al momento non appare diretto il collegamento tra utente e dati della sua privacy.
Lo stesso starebbe accadendo anche in alcuni dispositivi Android.
Gli sviluppatori Allan e Warden offrono iPhone Tracker (a chi si vuole avventurare nell’installazione) per dimostrare che la tracciabilità dei movimenti si può fare e riportare su una mappa geografica.