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Netflix vuole il passaporto per i film in streaming
31/03/2011 19:00 CET
di Fabio M. Zambelli
Grande successo in nord America ma il resto del mondo attende, la società è passata dalla spedizione nelle buste rosse dei dischi ottici al VOD.
Dio solo sa quanto è stato difficile riuscire ad avere i (pochi) film su iTunes Store Italia. Si ha voglia di un po’ di concorrenza e maggiore scelta.
Questa potrebbe arrivare da Netflix, azienda che offre la visione online dei prodotti più noti di Hollywood, già presente su iOS e su Apple TV con un offerta streaming approvata da Apple (nonostante l’ambiguità degli abbonamenti in-app).
I diritti internazionali dei film e prodotti televisivi sono forse più complicati da gestire di quelli della musica, ma sembra proprio (grazie ad Engadget che li ha scovati) che Netflix si voglia lanciare in una rapida espansione internazionale, oltre i confini del nord America (dove si contano 20 milioni di clienti).
Netflix, un tempo nota per il noleggio dei film con la spedizione di DVD/Blu-ray ai clienti nelle buste rosse (sufficienti a far fallire Blockbuster in USA), si è specializzata negli ultimi tempi nei film in streaming e non solo per le piattaforme di Apple. Adesso è l’ottava azienda più innovativa e la 40esima più ammirata. Il CEO Reed Hastings, tra i 30 migliori al mondo, era alla cena californiana con Barack Obama, Steve Jobs e tutti gli altri esperti dell’hi-tech.
Che l’azienda di Los Gatos voglia espandersi all’estero è quindi chiaro. Ma dove? Indubbio che comincerà dalla “solita” Gran Bretagna o altri paesi anglofoni, ma mentre si approvvigiona di esperti in altre lingue ci sono da risolvere i problemi dei diritti d’autore e delle differenti (quanto odiose) tempistiche d’uscita delle pellicole al cinema. Il bastone è stato nelle ruote di Amazon e BBC, che ancora non sono in grado di offrire ovunque i loro servizi online, Netflix sarà più scaltra? L’Italia sarà in fondo alla loro lista?