Jay Elliot racconta il suo “Steve Jobs”, in giro per l’Italia

29/03/2011 22:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il CEO di Apple descritto dentro e fuori le mura di Cupertino da chi lo conosce e lo apprezza da tanti anni.
L’autore del nuovo libro, appena tradotto in italiano, “Steve Jobs – L’uomo che ha inventato il futuro” di Jay Elliot con William Simon (Hoepli, 238 pagine, 20 euro), è in tour in Italia. Un tour de force, ecco gli appuntamenti.

13-10861b_stevejobsjayelliotOggi toccava a Milano, in mattinata era all’Università Bocconi ed in serata alla libreria Fnac. Domani sarà a Bologna (libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana, ore 18), poi a Roma giovedì (libreria Feltrinelli di piazza Colonna, ore 18) e venerdi (centro congressi Università la Sapienza di via Salaria, ore 10).

Non a caso questa è la settimana del 35esimo dalla fondazione di Apple.

Il titolo originale di questo bel libro, scritto da uno dei primi dirigenti “di peso” di Apple, su come è nata l’avventura dell’azienda di Cupertino nei primi anni ottanta, è “The Steve Jobs way – iLeadership for a new generation” (Il modo di fare di Steve Jobs – la iLeadership per una nuova generazione).

Elliot è stato per 7 anni uno dei pochi ultra-quarantenni di Apple, eravamo alla vigilia del Macintosh e Steve Jobs si fidava di lui e pochi altri. Evidentemente fiutava già la pedata che l’azienda da lui fondata gli avrebbe dato nel maggio 1985 e con il contributo del CEO da lui scelto per dirigere meglio la compagnia.

Il libro, assieme ad “iWoz” e “Nella testa di Steve Jobs“, è tra i più consigliabili per chi vuole conoscere meglio Apple ed i suoi protagonisti.

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All’incontro della Fnac la sala scelta per presentare il libro era stracolma di lettori ed appassionati di hi-tech. Tutti ad ascoltare come Steve Jobs è stato affascinato dall’esperienza di Jay Elliot, nonostante provenisse da tutto quello che più “odiava” il team di Cupertino di allora, ovvero IBM (oltre ad Intel).

Si è fatta la storia dell’informatica con quella visione del primo mouse al PARC – Palo Alto Research Center di Xerox, voluto a tutti i costi da Steve Jobs e mostrato ad Elliot personalmente dal co-fondatore di Apple, quasi per convincersi che l’idea era buona.

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Non vi raccontiamo di più perché le storie ed i ragionamenti dell’ex dirigente di Apple sono gustosi. Si capisce bene come un genio ha mostrato tutto il suo stile (che può piacere oppure no) nell'”inventare il futuro”.

Nella foto sottostante trovate il palco di questa sera alla libreria Fnac, da sinistra a destra: l’editore italiano Ulrico Carlo Hoepli, il direttore di Nòva Luca de Biase (che ha scritto una breve prefazione nel libro) con in mano il suo iPad, l’autore Jay Elliot e l’eccellente traduttore (sentito già a “Che tempo che fa”).

Il libro in questione arriverà mai in formato ePub in iBookstore (gli altri bei libri su Steve Jobs mai sono stati esposti sugli scaffali degli Apple Store!)? Anzi, vedremo mai iBookstore aprirsi anche in Italia?

13-10861e_hoeplidebiaseelliottraduttore



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