Apple Store, prima Firenze o Bologna? Apple segnala Toscana
10/01/2011 07:02 CET
Le ricerche di nuovi dipendenti per i negozi di Apple anticipano una seconda location milanese e, per la prima volta, si cita Firenze.
Dal sito di Apple, nelle pagine delle opportunità di lavoro, emerge che le città dove si cercano addetti per gli Apple Store non sono più solo 4.
Grazie all’occhio vigile dei colleghi di TheAppleLounge troviamo nell’elenco anche Firenze. Non solo, di Milano si cita anche una seconda location diversa dalla periferica del centro commerciale Carosello (il CAP 20100 non fa testo, è quello generico della provincia, per Apple). Ron Johnson avrà cambiato i piani del 2008 per 2 negozi nel centro di Milano?
I negozi attualmente aperti al pubblico nel nostro paese sono i seguenti: Romaest (RM), Carugate (MI), Grugliasco (TO) ed Orio al Serio (BG). Alcuni assumono ed altri, in ordine sparso, cominciano ad accettare le proposte degli interessati.
Apple non indica ancora l’ipotizzata location di Bologna, tempo fa citata da Repubblica ed in scia da siti che, addirittura, si abbagliavano con inesistenti lavori già iniziati.
Noi nel centro storico di Bologna ci siamo stati mesi fa ed abbiamo scattato le foto che vedete ad un ex negozio Stefanel, ormai vuoto, in via Rizzoli (tra piazza Maggiore e le 2 torri). Le vetrine sono solo parzialmente opacizzate e per un paio di piani almeno, forse di più. Tutti attorno Nike, Feltrinelli Douglas, etc.
Se è davvero questa la location per un futuro Apple Store ci congratuliamo della scelta, finalmente non è più un dozzinale centro commerciale e pure ai margini delle nostre città. L’Italia ha tanti posti prestigiosi come questi che non possono che far bene ad Apple, come lo fanno a Londra, Tokio, Boston ed altri posti fantastici dove c’è un Apple Store di prestigio. Allo stesso modo attendiamo notizie per il centro di Milano.
Si intravede un cartello dei lavori di cantiere, come spesso accade in Italia, le informazioni sono vaghe. La concessione edilizia è del primo settembre, per un inizio dei lavori alla stessa data, ma ad oggi è tutto immobile. Ci sono sia i nomi del capo cantiere che delle imprese costruttrice/subappaltatrice.
In occasione del Cubo di cristallo aperto a New York City il 19 maggio 2006, Apple pubblicava un video con il dietro alle quinte dei lavori per realizzarlo. Tra gli esperti era stato intervistato Giovanni d’Angiolo, definito da Apple “specialista della qualità delle pietre”, ma senza citare l’azienda che forniva i pavimenti, al pari dei tedeschi per i vetri e dei giapponesi per gli acciai. Tutto anonimo.
Se Bologna, a questo punto, si farà superare nei tempi da Firenze è abbastanza probabile. Apple punterà molto ai mercati internazionali in questo 2011. Bene abbiamo fatto a non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato, sport che piace agli altri, esperti in notizie fallate.
