“Se l’approviamo”, la miglior battuta del CEO di Apple

21/06/2010 07:03 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Nuovi casi di applicazioni bloccate per la rigidità degli uomini di Cupertino, a cui non è stata data la necessaria elasticità e libertà di pensiero. Ma il banner c’è.
Chiudete i bambini in cameretta, l’immagine che vedrete tra poco Apple non l’ha ritenuta adatta ad un pubblico di minori e, qualche giorno fa, ha bloccato l’applicazione per iPad (gratuita) che la conteneva.

25-09136b_ulyssesseenPoiché non siamo in epoca vittoriana ed abbiamo smesso di dare fuoco alle streghe da un po’, noi ve la mostriamo lo stesso. Ci accusassero di essere incalliti pornografi.

Ulysses “Seen”” (qui vedete un estratto video) era stato bloccato da Apple, ma ora è nuovamente disponibile nella versione 1.1 per iPad, solo su App Store USA. Giorni fa la versione illustrata del romanzo di 88 anni fa di James Joyce, ora pubblicato da Throwaeay Horse per iPad, aveva urtato la sensibilità dei bacchettoni.

Il romanzo “Ulisse” era piuttosto rivoluzionario nel 1922 ma nel 1933 una Corte d’Appello USA decideva che non si trattava di un libro osceno, fortunatamente Apple ci ha messo meno di un decennio a capirlo. Le rigidità sulle immagini di nudo hanno tagliato fuori questo software poi, chi ha ammesso di essersi sbagliato (solo dopo il clamore provocato), ha deciso di marchiarlo come vietato ai minori di 17 anni concedendo a tutti i “bavosi” di procedere al download. Stessa cosa era successa qualche settimana prima ad un vignettista da premio Pulitzer e ad altri non meno divertenti.

Siamo terrorizzati all’idea che il nuovo iBookstore possa decidere quali libri possano arrivare all’attenzione dei consumatori su iPad, anche quelli scritti da dittatori, folli e delinquenti devono poter essere giudicati dai lettori.

Proprio nelle ultime ore Apple ha segnalato la disponibilità del banner pubblicitario “Available on the App Store“, che tutti gli sviluppatori possono usare per promuovere le proprie creazioni per iPad/iPhone/iPod touch. La grafica si ottiene con il login da sviluppatore registrato.

Naturalmente tutto deve essere approvato con Apple. La miglior battuta del CEO di Apple è stata infatti “se l’approviamo, ha, ha“, Steve Jobs l’aveva pronunciata ghignando all’ultimo keynote, con una notevole dose di auto-ironia, parlando del software made in Cupertino “iMovie” per iPhone 4.



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