Per “What country” cambiamenti di facciata

07/10/2010 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il software che offende il ministro del Turismo e per il quale è stato chiesto un danno d’immagine ad Apple ed al produttore è sempre al suo posto e sempre nella immuntata versione iniziale, ma si presenta diversamente.
Ad una decina di giorni dal sensazionalismo che è stato fatto sul software bielorusso “What country” nulla sembra essere stato cambiato.

Il prezzo è sempre di poco inferiore all’euro e la versione è sempre la prima, datata 21 settembre. Le valutazioni con le stelline sono ora aumentate a 31 (11 positive e 17 negative), il che significa che l’applicazione è stata scaricata ulteriormente ed ora si presenta con screenshot meno espliciti.

L’operazione dello spegnimento dell’incendio sull’argomento prosegue a piccoli passi. Ora per offendersi è richiesto il pagamento dell’obolo che permetterà all’utente di lamentarsi solo dopo aver scaricato l’applicazione sul proprio dispositivo con iOS.

A Cupertino devono probabilmente aver risposto ad Apple Italia che non avevano alcuna intenzione di eliminare il software,al momento loro sono più preoccupati a fare pace con il cervello su che fare con il P2P, ma concedevano al massimo di sostituire le immagini di presentazione.

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Se prima gli screenshot d’esempio mostravano la Germania (birra, disciplina, autostrade) il Kazakistan (Borat, squadra Astana, Baikonur) e l’Italia (pizza, mafia, pasta, motorini) con fastidiosi e sciocchi stereotipi, ora questi sono spariti per fare posto a più anonime anteprime sull’Europa, sul Sudafrica (vuvuzela, danze tribali, campionato del mondo di calcio) e sul Canada (hockey, foglia di acero, eh). Si vede anche una specie di parata di gente vestita di verde (Irlanda?).

Restiamo in attesa che alle nazioni con poco senso dell’umorismo e con assenza di problemi gravi di cui preoccuparsi scatti il rialzo del sopracciglio, come è successo a Michela Brambilla (la quale ha fatto chiedere all’Avvocatura dello Stato i danni d’immagine al produttore Apalon ed al distributore Apple).

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