Nuove risorse per i minerali rari, utili in elettronica

05/07/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Scoperti nuovi giacimenti di minerali terresti molto rari, come quelli impiegati nei prodotti elettronici.
Dallo scorso primo aprile Apple ed altre aziende hi-tech si sono imposte regole etiche su dove approvvigionarsi di minerali.

27-11368b_giacimentimaterialirariIeri il quotidiano britannico Guardian sottolineava la notizia giapponese della scoperta di nuovi giacimenti (tra 80 e 100 miliardi di tonnellate) di materiali molto rari, collocati in acque internazionali dell’Oceano Pacifico, ad ovest delle Hawaii e ad est di Tahiti.

Si tratterebbe di un aumento straordinario delle scorte se portate in superficie, visto che tra Cina, Russia e Stati Uniti si scavano finora circa 110 milioni di tonnellate di questi materiali (il 20% sono uranio e torio, il resto è suddiviso tra disprosio, gadolinio, lutezio, terbio ed altri per un totale di 17 elementi, ovvero l'”oro del 21esimo secolo”). La produzione di schermi LCD, batterie, LED, motori ibridi, etc ne avrà giovamento.

Abbattimento dei costi e maggiori diritti umani per i lavoratori dei giacimenti, per quanto concetti opposti in molti casi, sono gli attesi benefici da queste scoperte.



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