Microsoft Messenger 6, finalmente “logga”
10/10/2006 21:00 CET
Oggi apprendiamo dal blog ufficiale della MacBU – Macintosh Business Unit di Microsoft, Mac Mojo, che grazie alla programmatrice/tester Rebecca di Microsoft il problema è stato finalmente risolto in un weekend. La ringraziano tutti gli utenti di Messenger 6 per Mac, che ora possono cominciare a chattare, per svago o per lavoro, con questo strumento.
Fa specie leggere però che tale correzione è stata apportata dalla più grande software house del mondo solo perché uno dei tester di questa applicazione ha "casualmente" (parole testuali di Mary Starman, a capo dell'unità, ndr) consultato il newsgroup di Messenger.
In ogni caso Microsoft ha rilasciato Messenger 6.0.1 che è disponibile al download (8,6 MB).
Per ora sono finite le notizie di oggi, 10 ottobre 2006, che riguardano Microsoft.
Dite di no? Dite di aver letto oggi in tanti (più o meno) prestigiosi siti della clamorosa notizia del ritardo del prossimo Microsoft Office per Mac in versione Universal? Ma come? Ancora?
Facciamo ordine.
Il 18 settembre dalla stampa australiana si apprendeva che Microsoft Office 2007 per Mac sarebbe stato in ritardo rispetto alle precedenti notizie: Mary Starman della MacBU spiegava che la versione per Mac sarebbe arrivata da 6 a 8 mesi dopo l'uscita della versione per Win, la quale è attesa per il gennaio 2007.
Su setteB.IT del 18 settembre e su tanti altri siti si poteva leggere la notizia, che ha avuto infatti eco mondiale.
Il 7 ottobre la versione online del periodico australiano The Courier-Mail pubblicava un articolo dell'agenzia Reuters a titolo "Wait for new Office" (attesa per il nuovo Office). Non c'era scritto null'altro di quanto già pubblicato in origine dall'australiano David Flynn su APC e poi ripreso da tutti, noi compresi.
Oggi, a tre giorni di distanza, in molti non solo si sono inebriati all'idea che Microsoft Office potesse ulteriormente ritardare, ma si sono precipitati a tradurre automaticamente il Courier-Mail, pubblicando per nuova una notizia vecchia.
Questi siti non si fregiano solo di un ritardo galattico nel fornire le notizie ai propri lettori ma anche di poca memoria di quello che pubblicano loro stessi… infatti, se scorrete tra le notizie del 18 settembre, ci trovate esattamente la stessa notizia.
Chi sono? Lasciamo che parli Google News: questi gli italiani e questi in lingua inglese. E non sono tutti, visto che Google News ha preferenze.
Dubitate gente, dubitate… e guardatevi attorno prima di berne altre del genere.
Aggiornamento del 23/10/2006: quelli di Microsoft hanno apprezzato la nostra ricorstruzione e convengono anche loro che tutta la stampa approssimativa è decisamente caduta in inganno.