L’iPad non entra in Israele
14/04/2010 14:01 CET
In attesa delle importazioni ufficiali quelle ufficiose sono bloccate nelle dogane israeliane, per la mancanza delle certificazioni necessarie.
L’iPad è venduto negli Stati Uniti da una decina di giorni, entro un paio di settimane lo sarà anche in Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera ed Italia. Quando arriverà in Israele ancora non si sa (forse in maggio).
Ma il tablet di Apple ha già provato a varcare i confini, peccato che in Israele venga confiscato dopo l’ordine emesso ieri dal Ministero delle Comunicazioni di quel paese.
Il locale Haaretz ci informa che le importazioni (non ufficiali) dell’iPad sono bloccate perché il dispositivo usa le reti Wi-Fi israeliane, ma non ha ottenuto le certificazioni necessarie per farlo. Formalmente l’iPad è quindi incompatibile con gli standard locali.
Il distributore israeliano iDigital dovrà quindi muoversi per ottenere tutte le certificazioni. Intanto una decina di israeliani di ritorno dagli USA con un iPad nella valigia hanno avuto la brutta sorpresa. Non è servito dichiarare il prodotto per pagare le tasse del 16%, restano in custodia e per ogni giorno di deposito dovrà essere pagata una multa.
Anche in Italia sono arrivati alcuni esemplari di iPad comperati all’estero e venduti alla luce del sole a chi non ce la fa ad aspettare “la fine di aprile”, è necessario un portafogli pieno di contante per accaparrarsene uno (con garanzie tutte da verificare).
Tutt’altra storia ad Hong Kong, dove centinaia di iPad sono già stati importati in modo parallelo da qualcuno che pensa di arricchirsi proponendo prezzi maggiorati del nuovo prodotto di Apple.