L’invadenza di Google Maps/Earth tra Nicaragua e Costa Rica
08/11/2010 07:03 CET
Qualcuno ha le idee confuse e scambia tutto quello che fa Google per legge scolpita nella pietra, attenzione a costoro perché potrebbero sparare, abbattervi la casa o farvi pagare tasse più o meno dovute.
Negli ultimi giorni si è risolto un caso tra 2 nazioni dell’America centro-meridionale, stranamente (per quelle latitudini) in modo pacifico e senza l’intervento della CIA.
Proprio dal Factbook, bibbia geografica, della CIA potete vedere a fondo pagina i confini reali di Nicaragua e Costa Rica. Ma qualcuno ha fatto sbagliare Google Maps & Google Earth con un disegno del confine errato.
Roba da niente se un gruppo di militari nicaraguensi non si fosse fatto guidare da Google per andare a presidiare i confini, il fatto è che questi hanno temporaneamente invaso la Costa Rica per 2,7 chilometri di foresta protetta attorno al fiume San Juan (cerchio rosso nella mappa accanto), dato che quel territorio non era del loro paese, almeno non più da oltre 100 anni.
Avrebbe avuto gioco facile il plotone nicaraguense invadendo “seriamente” i confinanti, la Costa Rica è un paese dalla natura rigogliosa ma soprattutto privo di esercito, da 62 anni.
Il Dipartimento di Stato USA ha fornito successivamente le mappe corrette ed ora Google Maps/Earth indica il disegno esatto dei confini.
Che sia d’insegnamento. Prendere per oro colato quello che fa Google è forse la soluzione più comoda ed immediata, ma nessuno ci assicura l’esattezza e sarebbe buona regola incrociare più dati prima di prendere decisioni.
I meno avvezzi con la tecnologia credono che Google sia Internet e quindi la verità assoluta: per esempio si tenta di combattere l’abusivismo edilizio, dilagante in alcune zone del nostro paese, basandosi sulle mappe di Google. Lo si è visto in più occasioni che le forze dell’ordine si basano su questa risorsa per indagare o stanare. Entro il 31 dicembre 2010 (lo spot è stato caricato su YouTube da incompetenti, il video è un panoramico 16:9 “strizzato” nel formato 4:3 e le ruote della bicicletta diventano angurie) c’è una sorta di condono che autorizza all’auto-denuncia, attenzione perché dal 2011 chi di dovere potrebbe basarsi su quello che vede in Google Maps per decidere come dovrebbe essere la geografia dell’Italia.
Certo sarà sempre meglio che affidarsi ai molteplici errori di geografia di Apple, che in questi anni ci hanno fatto drizzare i capelli, ma che a Cupertino continuano a fare, dimenticandosi pure l’esistenza di alcune nazioni.