Greenpeace fa a pezzi la mela di Apple
06/12/2006 21:00 CET
A fine agosto, con l'occasione della pubblicazione della prima "Guide to Greener Electronics" (484 KB), Apple si classificava 11esima tra i 14 marchi tecnologici presi in esame da Greenpeace.
Secondo gli attivisti ecologici Apple non era tra i migliori con un voto si 2,7 decimi, facevano peggio solamente Acer, Motorola e Lenovo.
Da allora Greenpeace si è concentrata sul marchio di Cupertino in modo addirittura ossessivo (neanche una parola su Acer, Motorola e Lenovo): a fine settembre indicava i laptop di Apple, assieme a quelli di HP, come i più tossici e, pochi giorni dopo lanciava una campagna mirata a sensibilizzare direttamente Steve Jobs.
A Londra, in occasione del MacExpo, prima Greenpeace affittava sotto falso nome uno stand per continuare la protesta su Apple e poi si faceva espellere per troppa insubordinazione, a dire degli organizzatori della fiera. Nessuna responsabilità dirette di Apple nell'espulsione, ma emergevano strane dichiarazioni para-ufficiali.
Al vertice della nuova classifica Nokia (con 7,3 decimi di voto) ma, curiosamente, tutte le aziende "peggiori" di Apple sono state promosse e ora il "Calimero" della lista è rimasta proprio la società capitanata da Steve Jobs con i suoi Mac e iPod… tanto inquinanti. Quattordicesima su quattordici, sempre con 2,7 decimi di voto.
Greenpeace non manca di sottolineare questo dato: "molti migliorano ma Apple no e rimane all'ultimo posto, non hanno apportato alcun miglioramento".
Motorola è l'azienda che avrebbe apportato i "correttivi ecologici" più importanti e ora è quarta.