Foxconn: sicurezza dei lavoratori al primo posto. Terzo decesso

23/05/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Le investigazioni sono ancora in corso per capire come possa essere successo che nell’impianto cinese dell’iPad alcune persone abbiano perso la vita e che altre siano ricorse ai sanitari. Aumentano i morti.

L’esplosione o disgrazia oppure incidente nella fabbrica 05 di Foxconn a Chengdu, avvenuta venerdì sera, resta un mistero.

21-11123b_foxconnchengduI 10 mezzi dei pompieri accorsi hanno messo in sicurezza l’impianto Hongfujin Precision Electronics dopo aver spento gli incendi, anche se alcune fonti hanno citato il rilascio di fumi tossici, i 15 feriti sono stati portati all’ospedale provinciale e, purtroppo, 3 operai sono andati al cimitero. Sì, perché nella giornata di ieri 1 dei ricoverati è morto.

Cosa abbia provocato il fermo dell’impianto non è stato ancora verificato o comunque comunicato esternamente. Sappiamo che Apple si è rattristata dell’accaduto e che il CEO di Foxconn si è recato sul posto per controllare la situazione. L’azienda che gestisce questa e molte altre fabbriche in Cina (è a Shenzhen la principale che assembla i prodotti di Apple, quindi ci sarà un rallentamento ma non un blocco) ha poi dichiarato che “la sicurezza dei nostri impiegati è la priorità“.

Per le cause, i danni e le stime della produzione, attendiamo. Per ora si mormora di un’esplosione di polvere combustibile in un condotto.

Grazie a M.I.C. Gadget per l’immagine che vedete accanto e che si trova a Chengdu, nel Sichuan, per illustrare le dislocazioni Foxconn in quell’area, le quali danno lavoro a 20.000 persone (prossimamente a 100.000 con le future espansioni). Foxconn ha altri impianti fuori dalla Cina: Messico, Slovacchia, Polonia ed è in contatto con il Brasile.

Intanto le borse asiatiche hanno aperto questa mattina in ribasso, grazie anche all’arretramento del titolo Foxconn.



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