FCC: i processi d’approvazione delle apps non sono trasparenti
24/05/2010 21:00 CET
L’ente di controllo statunitense delinea il panorama in continuo cambiamento della telefonia cellulare ed Apple con il suo iPhone è tra i protagonisti.
Nel 14esimo rapporto annuale della FCC – Federal Communications Commission sulla competizione wireless in USA, dove l’iPhone è venduto dal 2007 per funzionare esclusivamente sulla rete GSM/UMTS di AT&T, vengono sviscerate tutte le caratteristiche delle comunicazioni senza fili di quel paese.
Una delle critiche fatte dagli uffici di Julius Genachowski è che “i negozi delle applicazioni fungono da posto di blocco che decide quali applicazioni possono passare su specifici dispositivi e reti, inoltre i processi di approvazione non sono sempre ipotizzabili o trasparenti”.
Il documento non si riferisce direttamente all’App Store di Apple ma questa discussione arriva proprio sotto ad una tabella di Morgan Stanley che analizza il potere dell’iPhone in confronto agli altri smartphone, per la scelta di applicazioni disponibili.
Già in passato FCC aveva chiesto al trio Apple/AT&T/Google di chiarire le motivazioni dei blocchi di certi tipi di software che non arrivavano agli utenti dell’iPhone, portando per esempio il carrier a digerire il via libera al VoIP su rete cellulare (fatto salvo che Skype ha solo promesso ma non ancora mantenuto) e pure lo streaming.
Quanto al futuro FCC disegna (con il grafico a lato) il passaggio dall’attuale 3G al 4G. Le tipologie attuali (EV-DO per Verizon Wireless e Sprint, HSPA per AT&T e T-Mobile) dovrebbero convergere nell’unico LTE a partire dall’anno prossimo, mentre Sprint già offre ora WiMAX come tecnologia 4G.