Ecco iBooks Italia: c’è la libreria per iPad, mancano i libri
26/05/2010 11:00 CET
Nella notte è apparso anche su App Store Italia il software per iPad che permette di leggere i propri ePub, scaricare i libri elettronici gratuiti ed a pagamento su iBookstore per il nostro paese. Aggiornato.
Se l’App Store per iPad è già attivo da settimana scorsa, poche ore fa è arrivato il software “principe” per il tablet di Apple.
La versione italiana di “iBooks” (non differisce dall’applicazione su App Store USA), addirittura già in versione 1.0.1, si scarica gratuitamente ed apre le porte al mondo della lettura elettronica.
Questo software consente di leggere i file ePub senza DRM come quelli del progetto Gutenberg, ma contiene la sezione negozio iBookstore per scaricare gratis o comperare i testi che Apple metterà online. Al momento libri in vendita non ce ne sono per gli utenti italiani che hanno avuto l’iPad per vie traverse, attendiamo le mosse degli editori.
Come si vede dall’immagine sottostante scarseggiano i volumi veramente appetibili per l’amante della letteratura, escludendo i classici non più coperti dai diritti d’autore. Nessuno è certo che da venerdì cambierà qualcosa in questa sezione, ma la speranza è l’ultima a morire.
Ricordiamo che “iBooks” non esiste per iPhone/iPod touch, almeno per il momento. Per leggere i libri dell’iBookstore serve un iPad, che in Italia sarà in vendita solo da venerdì alle ore 8.
Come accade esattamente con iTunes Store è l’account nazionale che porta all’iBookstore nazionale, chi vuole già oggi comperare libri (in inglese) da iBookstore USA non deve far altro che loggarsi con i dati per gli Stati Uniti e pagare con una iTunes Card caricata in dollari, non avrete rubato niente e non sarete assolutamente pirati, ma le diavolerie del copyright ammetterebbero un’azione di questo tipo solo se l’utente ha la residenza in USA.
Aggiornamento del 26/05/2010: le FAQ di “iBooks” dicono ancora oggi che il software e relativo negozio online sono disponibili solo in USA. La data del documento è quella del 4 aprile ma oggi il documento è affiorato nel feed RSS dei documenti che sarebbero stati rinnovati.
