Cupertino, domani alle ore 19: Apple convoca la stampa
15/07/2010 07:00 CET
Qualunque notizia diversa da una soluzione all’iPhone 4 difettoso sarà una delusione, li attendiamo al varco. La goccia ha scavato nella roccia o la goccia farà un buco nell’acqua?
Quando scatteranno le ore 19 (italiane) di venerdì 16 luglio saranno trascorsi 14 giorni da quella promessa di Apple di rilasciare un aggiornamento software entro un paio di settimane, il quale possa risolvere la cattiva rappresentazione delle barre di segnale negli iPhone.
La stampa USA ci informa che per domani, a Cupertino, sono state invitate all’ultimo minuto da Apple alcune “selezionate” testate per comunicazioni su iPhone 4, dettagli ulteriori non ce ne sono.
Secondo Steve Jobs il nuovo smartphone non avrebbe problemi di ricezione, ma è l’unico che lo sostiene, chi ha usato un iPhone 4 (specialmente in aree con scarso segnale) si è invece accorto che tenere in un certo modo il telefono fa deteriorare il segnale.
E’ atteso un annuncio importante. Quale? Un richiamo totale degli smartphone finora venduti (gli esperti calcolano un costo di 0,9-1,5 miliardi di dollari oppure il 5% in meno del valore azionario)? Una sostituzione dei modelli che i clienti ritengono difettosi (operazione che sarebbe già iniziata)? Un bumper in omaggio a tutti per attenuare il problema? L’annuncio di iOS 4.1 (che vi mostriamo accanto nella versione per sviluppatori, rilasciata poche ore fa, con le barre disegnate diversamente e l’introduzione del Game Center)?
In quest’ultimo caso gli utenti potrebbero solo sapere in modo più esatto quando sta per cadere la linea, ma avrà un effetto placebo rispetto al problema dell’abbassamento del livello di rete perché la mano “copre troppo” l’antenna perimetrale.
Insomma: Apple non deludere i tuoi affezionati clienti con annunci fuffa. Sii l’azienda seria e sincera che tutti si aspettano. Francamente, farsi sfottere da Microsoft è proprio il massimo del minimo.
Sarà anche il momento giusto per far conoscere la data di lancio dell’iPhone 4 nei prossimi 18 paesi, l’Italia tra questi lo attendeva per “fine luglio“, ritardi esclusi.