CEO, Apple risponde alle email ed AT&T minaccia causa
03/06/2010 17:00 CET
La svolta di Steve Jobs di rispondere, seppur sinteticamente, a qualche utente che gli scrive non è seguita proprio da tutti. Randall Stephenson certamente non è così vicino alla clientela, queste le pubbliche relazioni di AT&T. Aggiornato.
Un abbonato statunitense di AT&T di chiare origini italiane, Giorgio Galante, ha scritto un messaggio di protesta al CEO della compagnia telefonica.
Nel messaggio non c’era tutto il risentimento per le annunciate nuove tariffe d’accesso al web, che da lunedì porranno un limite mensile al traffico dati.
Senza offendere nessuno Galante ha scritto a Randall Stephenson (illustrato accanto) per 2 volte in 2 settimane “minacciando” di abbandonare il suo iPhone su rete AT&T per un EVO 4G di HTC su rete Sprint.
Galante precisava nel messaggio che non desiderava essere richiamato da uno “studente universitario”, pagato 12 dollari all’ora per curare le pubbliche relazioni di AT&T, che sicuramente non sarebbe stato in grado di fornire alcun aiuto (aggiungendo che chi legge Engadget ne sa più di loro).
AT&T che fa? Un tizio di nome Brent ha lasciato nella messaggeria telefonica di Galante un messaggio con il quale ringraziava per la comunicazione ma che lui non aveva il potere di fare nulla se non intimargli di smettere di inviare messaggi al CEO, in caso contrario gli avrebbero scritto gli avvocati “minacciandolo” di fargli causa.
Steve Jobs, in passato, aveva risposto a Giorgio Galante con un messaggio di posta elettronica.
Aggiornamento del 04/06/2010: AT&T ora si scusa dell’accaduto con il suo cliente e spiega che non è così che vuole ascoltare i consumatori.