BGR: non era falso lo scambio di email con Steve Jobs

05/07/2010 07:02 CET

di Fabio M. Zambelli

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00000a_fotonews001 La parola del sito contro la parola (riferita) di Apple, a chi credere? Intanto BGR sfodera gli header. In questo gioco delle parti ci smena solo l’utente, che non ha le idee chiare.
Avrà ragione BGR oppure Apple nella paternità dello scambio di messaggi di posta elettronica tra l’arrabbiato cliente di un iPhone 4 “Tom” Jason Burford ed il CEO di Apple Steve Jobs?

Non abbiamo da attribuire credibilità preferenziali ad uno oppure all’altro, è capitato in passato che BGR avesse pubblicato falsi scoop ed è pure capitato che le pubbliche relazioni di Apple avessero distribuito diversivi sostanzialmente fuorvianti (per esempio sulla salute di Steve Jobs). Speriamo che la percentuale delle balle raccontate sia bassa, ma non siamo noi i giudici supremi.

Certo Apple ha responsabilità quando fa sapere qualcosa alla stampa, in questo caso ha scelto la strada comoda delle dichiarazioni date solo ad alcuni selezionati giornalisti, facendo mancare pure la continuità diretta della fonte della notizia.

Era la prima volta che Apple negava uno dei messaggi di Steve Jobs riportati dai media.

Steve Jobs non avrebbe mai avuto quello scambio di email, secondo un massimo portavoce di Apple citato da Fortune ed altri. Adesso il fondatore di BGR racconta che è stato pagato Jason Burford (qualche centinaio di dollari), è stata attribuita erroneamente l’ultima frase “riposati, rilassati e goditi la famiglia, è solo un telefono, non ne vale la pena” a Steve Jobs, quando invece era del suo “amico di penna” ed infine che non solo gli header sono giusti ma che i tabulati telefonici di Burford dimostrano le 2 telefonate arrivate dal customer service texano di Apple, precedenti ai messaggi.

BGR sostiene che Apple possa dichiarare “quei messaggi non li ha scritti Steve Jobs” perché, come molti sospettano, sarebbe un ghostwriter dell’ufficio delle pubbliche relazioni a compilare molte email che negli ultimi mesi emergono sempre più spesso. Tuttavia tutte partono dall’indirizzo di Steve Jobs, come i messaggi che avrebbe verificato BGR.

BGR inoltre colpevolizza AppleInsider per aver svelato l’identità di “Tom”, il quale è sopraffatto dalle richieste della stampa.

Insomma, chiarezza non ce n’è. Qui nessuno ci è cascato, noi non diamo il 100% della credibilità ad una oppure all’altra parte (nemmeno quando Apple scrive che il problema dell’iPhone 4 è solo un errore matematico nel calcolo delle barre, ci limitiamo solo a registrare la dichiarazione ufficiale, il tempo dirà se è tutto vero), se fossimo in un mondo perfetto basterebbe la parola di Apple. Ma non lo siamo.

Ecco gli header dei 3 messaggi inviati dall’indirizzo di Steve Jobs a quello di Jason Burford.

–1–

Delivered-To: jj@burfordadvertising.com
Received: by 10.223.120.9 with SMTP id b9cs118020far;
Tue, 29 Jun 2010 21:27:24 -0700 (PDT)
Received: by 10.142.119.26 with SMTP id r26mr9657517wfc.257.1277872043323;
Tue, 29 Jun 2010 21:27:23 -0700 (PDT)
Return-Path:
Received: from mail-out3.apple.com (mail-out3.apple.com [17.254.13.22])
by mx.google.com with ESMTP id h16si9548774rvn.123.2010.06.29.21.27.22;
Tue, 29 Jun 2010 21:27:23 -0700 (PDT)
Received-SPF: pass (google.com: domain of sjobs@apple.com designates 17.254.13.22 as permitted sender) client-ip=17.254.13.22;
Authentication-Results: mx.google.com; spf=pass (google.com: domain of sjobs@apple.com designates 17.254.13.22 as permitted sender) smtp.mail=sjobs@apple.com
Received: from relay14.apple.com (relay14.apple.com [17.128.113.52])
by mail-out3.apple.com (Postfix) with ESMTP id 676679AB7A09
for ; Tue, 29 Jun 2010 21:27:22 -0700 (PDT)
X-AuditID: 11807134-b7b53ae000005755-28-4c2ac7aa0aef
Received: from elliott.apple.com (elliott.apple.com [17.151.62.13])
by relay14.apple.com (Apple SCV relay) with SMTP id 35.55.22357.AA7CA2C4; Tue, 29 Jun 2010 21:27:22 -0700 (PDT)
MIME-version: 1.0
Content-type: multipart/alternative;
boundary=”Boundary_(ID_8h2LEWuwqrtbxFRQqYCapQ)”
Received: from [17.248.4.101] (wave-dhcp101.apple.com [17.248.4.101])
by elliott.apple.com
(Sun Java(tm) System Messaging Server 6.3-7.04 (built Sep 26 2008; 32bit))
with ESMTPSA id <0L4T00MEH8DKBM30@elliott.apple.com> for
jj@burfordadvertising.com; Tue, 29 Jun 2010 21:27:22 -0700 (PDT)
Subject: Re: No Fix
References: <9C1F0280-6BD5-490E-AF89-50710B677139@burfordadvertising.com>
<6E69753C-40F2-4327-9F0F-AA1BFAEAFF79@apple.com>
<0AEDD93C-E272-4EE2-9069-C673A698189B@burfordadvertising.com>
<561C74EC-C886-4AD9-B2DD-293F44453DB8@apple.com>
<188F384D-126C-4FFC-8A15-D68BA80FCF17@burfordadvertising.com>
From: Steve Jobs
X-Mailer: iPhone Mail (8A293)
In-reply-to: <188F384D-126C-4FFC-8A15-D68BA80FCF17@burfordadvertising.com>
Message-id: <65CA06C0-6380-4629-AC6C-FFB8B641CB3D@apple.com>
Date: Tue, 29 Jun 2010 21:26:39 -0700
To: Jason Burford
X-Brightmail-Tracker: AAAAAQAAAZE=

–2–

Delivered-To: jj@burfordadvertising.com
Received: by 10.223.120.9 with SMTP id b9cs117138far;
Tue, 29 Jun 2010 20:45:27 -0700 (PDT)
Received: by 10.142.3.19 with SMTP id 19mr9139757wfc.200.1277869526323;
Tue, 29 Jun 2010 20:45:26 -0700 (PDT)
Return-Path:
Received: from mail-out4.apple.com (mail-out4.apple.com [17.254.13.23])
by mx.google.com with ESMTP id e9si10331229rva.8.2010.06.29.20.45.25;
Tue, 29 Jun 2010 20:45:26 -0700 (PDT)
Received-SPF: pass (google.com: domain of sjobs@apple.com designates 17.254.13.23 as permitted sender) client-ip=17.254.13.23;
Authentication-Results: mx.google.com; spf=pass (google.com: domain of sjobs@apple.com designates 17.254.13.23 as permitted sender) smtp.mail=sjobs@apple.com
Received: from relay16.apple.com (relay16.apple.com [17.128.113.55])
by mail-out4.apple.com (Postfix) with ESMTP id 695D3A161FF5
for ; Tue, 29 Jun 2010 20:45:25 -0700 (PDT)
X-AuditID: 11807137-b7b43ae000004f8e-fe-4c2abdd50f50
Received: from earhart.apple.com (aldrin.apple.com [17.150.10.19])
by relay16.apple.com (Apple SCV relay) with SMTP id 12.A8.20366.5DDBA2C4; Tue, 29 Jun 2010 20:45:25 -0700 (PDT)
Date: Tue, 29 Jun 2010 20:45:21 -0700
From: Steve Jobs
Subject: Re: No Fix
In-reply-to: <0AEDD93C-E272-4EE2-9069-C673A698189B@burfordadvertising.com>
To: Jason Burford
Message-id: <561C74EC-C886-4AD9-B2DD-293F44453DB8@apple.com>
MIME-version: 1.0
X-Mailer: Apple Mail (2.1081)
Content-type: multipart/alternative;
boundary=”Boundary_(ID_Fye2Er1bSzctPHA4XIDCAA)”
References: <9C1F0280-6BD5-490E-AF89-50710B677139@burfordadvertising.com>
<6E69753C-40F2-4327-9F0F-AA1BFAEAFF79@apple.com>
<0AEDD93C-E272-4EE2-9069-C673A698189B@burfordadvertising.com>
X-Brightmail-Tracker: AAAAAQAAAZE=

–3–

—

Non è difficile copiare header già visti in precedenti occasioni e cambiare solo qualche dato, certezze non ce ne sono. Addirittura si potrebbe ipotizzare uno scambio di email con Gesù Cristo (che ovviamente risponde all’indirizzo jesus@god.com), ma evitiamo di approfondire per non urtare la sensibilità di alcuni nostri lettori.

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