Si cambia! Da iTunes Music Store a iTunes Store
15/09/2006 23:30 CET
Assieme all'eliminazione della parola "Music", ormai anacronistica da tempo, a Cupertino hanno finalmente fatto un po' di ordine con le varie offerte internazionali. Ovviamente la novità principale è l'arrivo dei film… in USA.
Da martedì sera negli Stati Uniti è possibile comperare film attraverso iTunes Store, precedentemente conosciuto come iTunes Music Store, si tratta di lungometraggi di quattro studios appartenenti al gruppo Disney (Disney Pictures, Miramax, Pixar e Touchstone).
Sono 65 i film, tanto per cominciare, ma ogni giorno se ne aggiungeranno di nuovi, tanto che già a fine di questa settimana il numero è aumentato.
Le modalità d'acquisto per gli statunitensi sono invariate ma, la buona notizia c'è, anche altre nazioni lo potranno fare, in un periodo non precisato del 2007.
Sono grandiosi, la dimensione raddoppiata e una qualità eccezionale grazie alla compressione h.264, sono vincenti, attendiamo di capire come reagirà il mercato (è tipico l'annuncio dopo una settimana di vita del servizio). La media di un film, circa 1 ora e 30 minuti, equivale ad un download da 1 GB.
Come nostra consuetudine del venerdi, questa settimana segnaliamo l'unica, ma di peso, new entry degli spettacoli televisivi su iTunes Store: NFL Network.
Il football americano apre la nuova stagione 2006/2007 e il canale via cavo dedicato al campionato NFL debutta su iTunes Store con una ricca offerta.
Sono a disposizione (come successo da aprile a partire dai playoff delle squadre di basket su NBA TV) sia gli highlights da una decina di minuti di tutte le partite della propria squadra (25 dollari con il season pass o 2 dollari ad evento) tra le 32 della NFL, oppure le puntate di NFL GameDay, una specie di riassunto settimanale del campionato (20 dollari il season pass), ogni puntata dura oltre un'ora.
Ora gli iTunes Store sono localizzati completamente o parzialmente in tedesco (Germania e Austria), francese (Francia), spagnolo (Spagna), giapponese (Giappone) e italiano (Italia e, a sorpresa come lingua principale in un paese dominato dalle altre due tedesco e francese, Svizzera).
Qualche nostro affezionato lettore ricorderà che da questo sito abbiamo sottolineato, da mesi, le tante incongruenze che gli utenti italiani dell'allora iTunes Music Store dovevano letteralmente subire.
Dalla troppo lontana, in alcuni casi, Cupertino, venivano lanciati anche nei paesi diversi dagli Stati Uniti i videoclip musicali, pure nella curiosa formula del vingle, fatto salvo che poi nessuno poteva realmente comperarli.
L'offerta di videoclip era diventata anche piuttosto ricca, molti artisti italiani ed internazionali pareva avessero messo a disposizione i loro filmati. Illusione pura, grande lavoro tutto vanificato dall'impossibilià di ottenere videoclip, se non con la formula del regalo abbinato all'acquisto di un album intero.
Nessuno ci ha mai voluto spiegare le ragioni, alla Apple preferiscono il silenzio alla chiarezza e trasparenza dei loro business.
Ebbene, con l'introduzione dell'iTunes Store al posto dell'iTunes Music Store, fuori dagli USA rileviamo due novità, una positiva e una negativa: quella non particolarmente buona è che ufficialmente non esiste più alcun videoclip nel catalogo vendite italiano (fatta eccezione per la scorciatoia all'italiana dell'abbinamento gratuito ad un album), la novità che apprezziamo è invece la lungamente attesa chiarezza che ora abbiamo non trovandoli più elencati, elimando così la conseguente illusione sulla possibilità di acquisto.
E dire che alcune filiali italiane di grandi case discografiche si vantavano di avere nel listino nostrano di iTMS i videoclip, si veda per esempio al "caso Tiziano Ferro"… trovatene ancora uno dei suoi video, se ci riuscite.
A livello internazionale la categoria videoclip sui vari iTunes Store non è presente sulle versioni dedicate all'Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera.
Nella mappa mondiale animata che vedete qui sopra è riassunto (in 1 minuto e 20 secondi) cosa vendono e cosa regalano gli iTunes Store, con indicazioni di dove questo si verifica realmente. Attendiamo evoluzioni e vi aggiorneremo tale mappa, se queste accadranno.
Non siamo tutti uguali noi clienti internazionali di iTunes Store, evidentemente.
In Italia gli unici video che si possono comperare sono sempre e solo i cortometraggi Pixar, apparsi a fine giugno. Ma meno di prima!
Non poteva andare "tutta dritta" infatti. Se fino all'11 settembre su iTMS italiano c'erano a disposizione tre titoli (One man band, For the birds e Boudin') sugli otto messi in vendita a livello globale, adesso restiamo orfani di Boudin'.
Ma consoliamoci, sono cambiate molte cose per i mini-film d'animazione di Pixar sugli iTunes Store internazionali: le nazioni con più lingue nazionali (tipo Svizzera, Olanda, Belgio e Canada) o quelle molto importanti (come Francia, Germania e Giappone) perdono le versioni doppiate o in francese o in tedesco o in giapponese, che erano state approntate per alcuni cortometraggi, tipicamente Boudin', ma non solo.
Curiosa anche la sparizione di Geri's Game (1997) dai più fortunati store che avevano a disposizione tutti e otto i titoli (Australia Giappone, Gran Bretagna e USA). La schermata e il relativo testo, come vedete nell'immagine posta qualche paragrafo più sopra, non hanno subìto aggiornamenti e citano ancora questo corto.
Riepilogando ecco quanti corti di Pixar sono ad oggi disponibili, tra parentesi quanti ne vendevano prima del grande cambio: Australia 7 (8), Belgio 3 (3), Canada 7 (9), Francia 6 (8), Germania 6 (7), Giappone 6 (8), Gran Bretagna 7 (8), Irlanda 6 (7), Italia 2 (3), Lussemburgo 6 (7), Olanda 3 (3), Spagna 2 (3), Stati Uniti 7 (8), Svezia 3 (3) e Svizzera 3 (6). Negli USA non esiste più la categoria dei cortometraggi Pixar ma sono integrati nella nuova categoria dei film.
Se gli iTunes Music Store di Austria, Danimarca, Finlandia, Grecia, Norvegia e Portogallo non hanno mai ospitato un cortometraggio Pixar, gli iTunes Store delle medesime nazioni continuano a non metterli in vendita.