Un futuro nell’ecologia hi-tech per Tony Fadell
30/03/2010 07:00 CET
La ricca consulenza del “padre di iPod” è terminata ed il suo prossimo impegno sarà in nuovi settori tecnologici.
Mercoledì 24 marzo è stato l’ultimo giorno della prolungata collaborazione di Tony Fadell ad Apple.
Chi aveva progettato l’iPod, asseme a Jon Rubinstein, annunciava nell’autunno del 2008 che avrebbe lasciato Apple dopo 7 anni, assieme alla moglie Danielle Lambert (a capo delle risorse umane di Apple), per “ritagliarsi più tempo da dedicare alla giovane famiglia”.
In realtà Apple lo ha trattenuto per circa un anno e mezzo, grazie ad un ricco contratto di collaborazione (300.000 dollari all’anno) che non lo avrebbe impegnato tutti i giorni a Cupertino ma che avrebbe permesso all’azienda di Cupertino di servirsi ancora della sua esperienza nei player multimediali portatili.
Il New York Times ha raggiunto telefonicamente il “padre dell’iPod” per sapere da lui quali fossero i suoi piani per il futuro e questa è stata la risposta: “mi focalizzerò principalmente a migliorare l’ecologia lavorando con aziende di tecnologie verdi, vorrei avere qualcosa da raccontare ai miei figli e nipoti su cosa ho fatto dopo l’iPod ed iPhone”.
A sostituire Fadell c’è stato da tempo Mark Papermaster, un arrivo in Apple piuttosto travagliato per impegni di segretezza da mantenere con IBM per un certo periodo.