UE impone il primo limite al roaming dati “a tradimento”

02/03/2010 07:01 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Non più di 50 euro di spesa, se non controfirmato diversamente con il carrier. Ma la vera rivoluzione sarà il passaggio a 1 poi 0,80 e mezzo euro al megabyte
Dopo aver già inciso sui costi degli SMS in roaming europeo ed in patria, a Bruxelles decidono di proteggere i consumatori del collegamento al web da un dispositivo mobile.

Dal primo luglio non sarà possibile sfondare quota 50 euro se ci si trova e si desidera usare il collegamento dati fuori dal proprio paese, al consumo dell’80% di quella cifra l’operatore dovrà avvisare l’abbonato che sta per terminare il plafond.

Per i 4 mesi che ci dividono dal 30 giugno ci sarà una fase intermedia di salvaguardia. L’utente potrà stabilire con il carrier il limite di spesa in roaming dati, superiore oppure inferiore ai 50 euro, comunque avrà tutti i diritti di chiedere dettagli sprecisi.

Soprattutto dal primo luglio gli operatori della telefonia cellulare non potranno vendere 1 MB di traffico a più di 1 euro. Successivamente dovrà ancora diminuire, secondo un calendario annuale già fissato, a 0,80 e poi 0,50 euro.

Succederà anche in questo caso che sarà più conveniente attraversare il confine più vicino ed usare il roaming invece che il proprio piano tariffario oppure i carrier nostrani abbasseranno le vampiresche tariffe?

Il commissario europeo dell’agenda digitale Neelie Kroes ha dichiarato con soddisfazione: “la protezione del consumatore verso bollette scioccanti è un utile passo per trovare fiducia nell’utilizzo della rete mobile per navigare su Internet quando si viaggia in Europa”.



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