Cambiamento solo formale per Apple, Jobs rimarrà “sul pezzo”
25/08/2011 08:00 CET
Il DNA non si cancella con un abito nuovo, resta dentro e per un cambio radicale ci vuole molto di più. Alle spalle di Tim Cook ci sarà ancora Steve Jobs, finché potrà.
Abbiamo provato l’esperienza dell’apnea, nel momento dell’annuncio che Steve Jobs ha voluto fare questa notte. Non è stato bello ed egoisticamnte non glielo perdoneremo, ma dopo qualche ora è bene ragionare sul futuro di Apple.
Oggi ne leggeremo e sentiremo di tutti i colori, anche il più lontano commentatore si vorrà cimentare nello sproloquio sul dimissionario Jobs. Noi che usiamo i prodotti Apple da sempre, che vi raccontiamo l’azienda professionalmente da oltre 13 anni, che abbiamo incrociato più volte Steve Jobs di persona, ci arroghiamo il diritto di immaginare cosa potrà succedere da oggi in poi.
Tim Cook, l’ex COO ed attuale CEO, già si occupava di Apple per il business di tutti i giorni. Il vice di Jobs non arriverà al lavoro un’ora prima o si attarderà di più alla sera, l’allenamento è finito ed è pronto a sostituire i biglietti da visita. Non si prevedono altre novità.
La poltrona del comando non resta vuota nemmeno per 1 minuto, Steve Jobs ci ha messo sopra Cook da tempo, anche se non ce lo ha mai voluto dire per quella malattia incurabile della segretezza aziendale. Per quelle curabili Steve Jobs ed i suoi dottori ci stanno lavorando, che sia questo il plausibile motivo dell’abbandono della carica di CEO, oppure un altro poco cambia a chi non fa parte strettamente della sua famiglia.
Se è vero che Steve Jobs continuerà a dire la sua sulle direzioni da prendere, come ci conferma Walt Mossberg del Wall Street Journal, dovremmo essere rassicurati. Se qualcosa di Steve Jobs sappiamo, ci pare che l’ex CEO sia fiaccato dai guai alla salute ma orgogliosamente in pista e combattivo con chiunque, il passaggio delle consegne è solo un metodo meno traumatico (per gli azionisti) per allontanarsi gradualmente dalla sua creatura.
Le azioni di Apple perderanno valore a seguito dell’affanno odierno di chi non avrà i nervi saldi, non ci potremo fare nulla. Se non comperare ancora AAPL ad un prezzo che sarà incredibilmente basso, l’azienda continua a vendere alla grande e ad ogni trimestre macina nuovi record di fatturato e margine di guadagno.
Il pensionamento di Jobs non può essere un fatto inatteso, prima o poi avverrà, ma finché la sua competenza e visione illumineranno Cupertino dobbiamo avere fiducia nel DNA impresso ad Apple. Cook farà un buon lavoro, come anche il designer Jonathan Ive e (speriamo) il successore di Ron Johnson per i negozi.
Per la tristezza, il senso di vuoto ed i coccodrilli c’è ancora da aspettare e, tuttavia, sarà l’ultimo articolo che leggerete su queste pagine. Ma è probabile che Steve Jobs seppellisca prima tutti noi, come ha già fatto con i prodotti che hanno tentato di essere migliori di quelli di Apple.
Reuters ci mostra una grafica riassuntiva della carriera di Tim Cook ad Apple.
Per l’occasione Apple ha inserito Tim Cook nell’elenco dei membri del consiglio d’amministrazione, così il numero aumenta di un’unità.