Wi-Fi gratis e veramente libero, ci voleva una villa del ‘500!
08/08/2011 07:01 CET
Per non sentirci schedati e spiati 24 ore su 24, ma nel frattempo poter godere di Internet ovunque e facilmente. Richiesta esagerata?
Abbiamo così tante bellezze artistiche e culturali in Italia, che vanno in malora, che nemmeno ce ne rendiamo conto.
Ma il nostro paese potrebbe coniugare la storia con un po’ di futuro, non ci vuole molto. Potremmo anche rischiare di attrarre turisti nostrani e stranieri.
Ci prova il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, con svariati salvataggi di beni, riportati in vita con scrupolosi interventi (come volevano i fondatori Giulia Maria Mozzoni Crespi, Alberto Predieri, Franco Russoli e l’architetto Renato Bazzoni, il quale amava usare i Mac), nella fattispecie con una delle ultime proprieta: Villa dei Vescovi.
Qui abbiamo trovato con grande sorpresa la disponibilità gratuita di una rete Wi-Fi, accessibile dai visitatori per qualunque necessità. Non solo per approfondire chi fosse l’autore degli affreschi, il fiammingo Lamberto Sustris, o per scoprire chi avesse abitato questo posto fin dal ‘500.
In provincia di Padova, a Luvigliano di Torreglia, il FAI mette con lungimiranza a disposizione il collegamento ad Internet (camuffando quasi perfettamente le antenne, nella foto accanto una di queste) senza alcuna procedura di registrazione dei dati personali degli utenti. Non servono, lo ripetiamo da mesi, esattamente da quando è decaduto il fastidioso decreto Pisanu, eppure continuiamo a vedere nuovi hotspot che funzionano solo dopo aver inviato nome, cognome, indirizzo, documento, telefono, gruppo sanguigno, codice genetico, abitudini sessuali e data dell’ultima multa per divieto di sosta. Esageriamo, ma il senso è questo.
In tutto il resto del mondo funziona esattamente come a Villa dei Vescovi, ecco perché abbiamo dedicato un nostro articolo a questo posto tanto bello, immerso nei Colli Euganei.