E’ ufficiale, Wi-Fi libero in Italia. Si volta pagina!
30/12/2010 18:00 CET
Buona notizia di quasi fine anno. Il ministro Roberto Maroni ce l’ha fatta a cambiare la legge che teneva bloccato lo sviluppo del Wi-Fi in questo paese. Aggiornato.
Celebriamo stappando in anticipo lo champagne messo in fresco per domani notte, è arrivato il momento che attendevamo da anni: il decreto Pisanu è stato cancellato! Per lo più.
Il più volte rimaneggiato decreto Milleproroghe è stato finalmente portato alla conoscenza dei cittadini, sorpassando l’iter del disegno di legge bloccato nelle pastoie burocratiche.
Il ministro Roberto Maroni ha mantenuto la promessa, fatto raro tra i politici italiani, che va celebrato come si deve.
Nell’ultima Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate le poche parole che vanno sostanzialmente a delegittimare l’articolo 7 della legge 155 del 31/7/2005, detto “decreto Pisanu“: i commi 4 e 5 sono abrogati (non serve più autenticarsi prima dell’accesso ad Internet fornendo un documento) mentre il comma 1 durerà ancora fino al 31 dicembre 2011, ma solo per chi ha l’accesso ad Internet come attività principale (dicasi gli Internet cafe/Internet point, questi dovranno ancora dichiarare la loro attività in Questura).
Insomma da dopodomani, primo gennaio 2011, nessuno dovrà più sottostare ad un’ingiustizia che durava da troppo tempo. L’Italia può voltare pagina ed allinearsi a tutti gli altri paesi civilizzati di questo pianeta e che riconoscono il valore di Internet. Supponiamo di veder presto nascere come funghi gli hotspot, che assicurano l’accesso alla rete in modo semplice e senza inutili impedimenti.
Ci aspettiamo che tutti i gestori delle reti Wi-Fi gratuite tolgano rapidamente (60 giorni per la conversione in legge) ogni procedura di identificazione, finora azzardate con fotocopie bizantine, SMS inviati dai soli cellulari italiani, pagamenti di 1 centesimo via carta di credito oppure altre fantasie para-legali (di cui nessuno, comunque, si curava).
Gli Apple Store italiani, che tardivamente si erano accorti della legge, ora possono riaprire le loro reti Wi-Fi, come succede negli altri 10 paesi dove sono presenti.
Una preghiera ai parlamentari: tenete gli emendamenti al guinzaglio, non rovinate il buono che avete fatto (per la verità con l’immobilismo).
Aggiornamento del 27/02/2011: è stato finalmente pubblicato il decreto Milleproroghe (PDF) e con i paragrafi che vedete qui sotto si confermano le parti cancellate nel decreto Pisanu. Quindi sia chiaro per tutti che d’ora in poi non è più necessario fornire i dati identificativi di chi accede ad Internet in Italia. Grazie a Marco Scialdone per la consulenza giuridica.