Si mette male per Apple, App Store potrebbe essere app store
23/06/2011 07:00 CET
Poche ed inconstistenti prove portate da Apple al processo e si va verso la sconfitta, tutti potranno usare la denominazione app store.
Apple non sarebbe riuscita a dimostrare la confusione nel pubblico tra App Store ed app store.
Il giudice Phyllis Hamilton lo ha dichiarato nel processo 11-01327 in corso ad Oakland da marzo, ora quindi “probabilmente” sarà negata la mozione di Apple, che perderà la causa contro Amazon.
L’inefficacia degli avvocati di Apple (con l'”aiutino” di un distratto Steve Jobs) dovrebbe aprire le porte all’uso legale del termine generico app store, anche se Apple ha inventato e registrato il primo App Store della storia nell’estate del 2008 con il lancio del geniale sistema di distribuzione online delle applicazioni per dispositivi mobile. In ritardo di circa 12 mesi sul lancio del primo iPhone.
Era difficilmente dimostrabile che Apple avesse il diritto di usare unicamente quelle parole ed è così che stanno per andare le cose. Tuttavia Apple sta minacciando piccoli sviluppatori, dove sa di trovare terreno fertile, convincendoli a non usare tale denominazione.
In realtà Amazon ha scelto di usare la denominazione Appstore (come TIM in Italia). Non a caso Amazon è al lavoro per realizzare nei prossimi mesi un tablet, ovviamente capace di usare applicazioni mobile.
Come saranno chiamati i negozi virtuali poco cambia, ciò che conta è che il mercato delle app sarà una gallina dalle uova d’oro, se ben sfruttato. E’ stato calcolato che per il 2016 si toccheranno i 44 miliardi di download, già Apple ha raggiunto i 10 miliardi in gennaio.