Da oggi cambia tutto nelle TLC: info chiare e portabilità corta
25/05/2011 09:00 CET
Su chi non ottempererà si scatenerà la furia della Commissione Europea e, proprio l’Italia, è tra i paesi più a rischio. Telefonia, Internet, posta elettronica e privacy in ballo.
Questo 25 maggio sarà ricordato come un “grande giorno” per le telecomunicazioni europee. Almeno nelle intenzioni.
Il commissario all’agenda digitale dell’Unione, l’olandese Neelie Kroes, ha stabilito nuove norme: per una migliore tutela dei consumatori e scelta più ampia, per una maggiore trasparenza, per una maggiore sicurezza della privacy online, per una Internet aperta, neutrale, senza restrizioni occulte ed alle velocità promesse dai fornitori di servizi e per un regolamento europeo in concorrenza reale e più coerente.
Saranno stati tutti e 27 i paesi della UE capaci di adeguarsi? Oppure dovremo assistere alla solita tristezza delle proroghe? Di certo il commissario che si è impegnato a realizzare un singolo competitivo mercato europeo promette battaglia per chi non ce la farà, saranno dolori. Se la Kroes ce l’avrà fatta: “santa subito!”.
In sintesi dovrebbe succedere questo:
1) portabilità di un numero (fisso o mobile) da un carrier ad un altro entro 24 ore
2) la durata massima iniziale di un contratto telefonico è di 24 mesi, ma dovranno essere predisposti anche contratti da 12 mesi
3) i carrier devono fornire in anticipo chiare informazioni su quello che potranno e non potranno fare con il servizio che stanno per acquistare (eventuali blocchi al VoIP, P2P o rallentamenti della banda) con indicazione dei rimborsi/compensazione per inadempienza
4) i dati personali sono più tutelati
5) tutti i messaggi di posta elettronica con offerte commerciali senza informazioni complete dell’azienda sono illegali
Inoltre il numero unico per le emergenze dovrà essere il 112 in tutta la UE, ma questa è storia vecchia perché doveva già esserlo da tempo.
Vigilerà l’organismo competente BEREC – Body of European Regulators for Electronic Communications.
Già il precedente commissario europeo all’Information Society e Media, la lussemburghese Viviane Reding, aveva definito 26 mesi fa “intollerabile la portabilità italiana“, trovando che la concorrenza nelle comunicazioni era distorta specialmente in Polonia e nel nostro paese. Allora si era calcolata un’attesa di 38 giorni per cambiare operatore telefonico in Polonia e di 15 giorni in Italia, mentre in Irlanda e Malta si poteva ottenere entro 24 ore. Fino a ieri la media europea era di 4 giorni per gli operatori mobile e di 7 giorni per quelli tradizionali.
Il percorso imboccato dalla Reding ora continua con la Kroes. Abbiamo già saputo che il roaming europeo dovrà ancora diminuire, proseguendo la svolta iniziata nel 2009.